Lega Pro: saltano Venezia, Varese, Real Vicenza e Reggina

Calcio
Il Venezia fallisce. Ricomincerà dalla Serie D il calcio nella città veneta?
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Finisce la favola dei veneti in Prima Divisione: società sparita e fallimento inevitabile. Stesso destino per il club lombardo. In Calabria, vani tutti i tentativi di presentare la fidejussione, mentre il Real Vicenza rinuncia alla categoria

Finisce la favola del Venezia in Lega Pro. Nessun acquirente si è presentato con i soldi per salvare la società e il fallimento è ufficiale. Sullo sfondo si parla già di tre cordate pronte a investire per un club in Serie D. Stagione travagliata per i lagunari e un vertice societario di fatto costantemente assente.

Situazione Varese
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Retrocesso dalla serie B al termine della scorsa stagione, il Varese 1910 non parteciperà al prossimo campionato di Lega Pro. Schiacciato da un debito assai prossimo ai 10 milioni di euro, il club biancorosso non è infatti riuscito a reperire le risorse (esattamente 2.157.000 euro) necessarie per saldare i debiti, pagando gli stipendi dei tesserati di marzo e aprile e saldando i relativi contributi, e presentare la fidejussione.

Reggina, niente da fare
- Nel capoluogo calabrese il presidente Foti sembra abbia provato fino all’ultimo a presentare la fideiussione per l’iscrizione al campionato di Lega Pro. "Dopo trent'anni di straordinari successi, oggi non siamo stati nelle condizioni di perfezionare l'iscrizione - ammette il club amaranto -. In tutti questi mesi abbiamo cercato in Italia e all'estero di fornire nuova linfa agli assetti societari. Forse più coraggio e qualche sacrificio da parte di altri imprenditori avrebbero potuto evitare questo amaro epilogo". Oltre ai 400mila euro per la fideiussione, serviva un altro milione per saldare alcune pendenze.

La rinuncia del Real Vicenza - Situazione in parte differente per il Real Vicenza: il presidente Lino Diquigiovanni aveva i mezzi per andare avanti, ma non voleva farlo in una città dove la concorrenza dei 'cugini' biancorossi che sono in B era troppo pesante. Nessun acquirente si è fatto avanti e così ecco la rinuncia.

Rebus campionato - Delle 12 società che non avevano presentato la fideiussione sorridono in extremis (salvo sorprese della Covisoc avranno soltanto una penalizzazione di un punto e un'ammenda) il Benevento, l'Ischia Isolaverde, la Paganese, il Pisa 1909, la Lupa Castelli Romani, il Martina Franca, il Savona e la Vigor Lamezia, quest'ultime due coinvolte nell'inchiesta sul calcioscommesse 'Dirty Soccer'. Toccherà anche alla giustizia sportiva, infatti, delineare la griglia per la prossima stagione. Al momento, però, contando anche i club che non avevano presentato la domanda di iscrizione (Barletta, Grosseto, Monza Brianza e Castiglione), sopravvivono 52 società. Per i ripescaggi i club di Serie D dovranno versare 500mila euro a fondo perduto: un altro ostacolo che mette in dubbio il raggiungimento delle 60 squadre previste dalla riforma che è a pieno regime soltanto da un anno.
Fallimento del Venezia Calcio 13 lugli

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