Calcioscommesse, ecco la confisca dei beni per chi trucca le partite
CalcioIl Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che rende obbligatoria la confisca dei beni per chi altera l'esito delle partite. Per Palazzo Chigi, il provvedimento: "Avrà effetti dissuasivi sugli attori di un eventuale illecito". Esultano Malagò e Tavecchio
Partite truccate, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che rende obbligatoria la confisca dei beni per chi altera l’esito delle partite. Per le società le multe previste arrivano fino a 775mila euro. Il disegno di legge si compone di tre articoli e, informa il Governo, "renderà più rigorose le conseguenze patrimoniali derivanti dalle condanne comminate per gli illeciti penali qualificati come frodi collegate alle scommesse su eventi sportivi". Con il provvedimento anche il reato di 'match fixing' entra tra le fattispecie che danno luogo alla responsabilità penale della persona giuridica, un'estensione, segnala Palazzo Chigi, "che soprattutto nel settore del calcio professionistico avrà certamente effetti dissuasivi sugli attori dell'eventuale illecito. Delle frodi commesse dai dirigenti di una società nell'interesse della società stessa risponderà infatti il patrimonio sociale".
Esultano Malagò e Tavecchio - Il presidente del Coni Malagò ha definito il provvedimento "un segnale importante e un utile strumento nella lotta al match fixing. Va nella direzione giusta, così come auspicato dalla Lega di serie B: bene ha fatto il governo a compiere questo passo". Anche quello della Figc Tavecchio ha parlato di "ottima notizia della quale voglio ringraziare i ministri proponenti e il Governo. Per combattere questi fenomeni delinquenziali - ha aggiunto - la Federcalcio ha già inasprito le sanzioni sportive e, facendo propria la proposta presentata nel febbraio scorso dal presidente della Lega B Andrea Abodi, ha chiesto ulteriori misure con conseguenze patrimoniali quali il sequestro e la confisca dei beni".