Nell'anticipo serale della 6.a giornata di campionato la squadra di Sarri torna a vincere e lo fa con una prestazione convincente di fronte ai bianconeri che restano a quota 5 punti. Finisce 2-1: Insigne segna ma poi s'infortuna. Raddoppia "El Pipita", Lemina accorcia con il suo primo gol italiano
NAPOLI-JUVE 2-1
25' Insigne (N), 61' Higuain (N), 63' Lemina (J)
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Sarà pure una squadra ancora troppo discontinua, ma quando decide di giocare a calcio con qualità e attenzione è un piacere guardarla. Pian Piano Sarri sta trovando la quadratura di una squadra che alterna la sua crescita fisiologica a qualche incidente di percorso ma che, ogni volta, sembra più matura. Nella fase di possesso, variegata, sviluppata con i tempi giusti e con gli inserimenti necessari a non dare riferimenti agli avversari, migliorata anche in zona difensiva dove qualche piccolo errore individuale resiste a dispetto di un reparto che appare molto più compatto e ordinato rispetto al passato.
E poi c'è Lorenzo Insigne, qualità da vendere sulla trequarti e finalmente incisivo anche in zona gol. Peccato per l'infortunio (una lieve distorsione al ginocchio la prima diagnosi) perché lo "scugnizzo" stava dimostrando una vlta di più tutto il suo valore. La Juve, con Cuadrado in panchina, e Dybala-Zaza davanti, con Lemina a centrocampo e una caterva di infortunati ha subito l'iniziativa del Napoli provando a rispondere colpo su colpo ma senza grossi effetti.
Il gol di Higuain (il primo alla Juve con la maglia azzurra) a inizio ripresa sembrava poter chiudere una volta per tutte un match che oggettivamente il Napoli ha meritato di vincere. E invece la squadra di Sarri si è complicata un po' la vita subendo il 2-1 da Lemina lasciato tutto solo sul secondo palo. Nonostante il tentativo bianconero di riversarsi in attacco il Napoli ha continuato a proporre un gioco fatto di possesso e tentativi di chiudere il match.
E alla fine Sarri l'ha spuntata in un match che alla vigilia poteva essere una possibilità di svolta nella stagione di entrambe. Il Napoli ha colto l'occasione e si riporta nel gruppo dell'alta classifica, la Juve resta giù, in basso, dove nessuno si sarebbe mai immaginato di vederla dopo sei giornate di campionato.