
LA FOTOGALLERY. I viola, secondi in classifica e rivelazione del girone d'andata, hanno vissuto un anno di cambiamenti, a partire da quello in panchina con l'arrivo dell'allenatore portoghese. Tra nuovi eroi, belle sorprese e qualche delusione i dodici mesi in crescita dei toscani

Un anno tra vecchio e nuovo. Il 2015 della Fiorentina è stato soprattutto quello della fine dell'era Montella e dell'inizio di quella di Paulo Sousa. Dodici mesi con buoni risultati, qualche delusione e nuovi idoli che si sono affacciati al “Franchi” -
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Un 2015 che a parte il ko del 6 gennaio con il Parma inizia con un gennaio più che discreto con due vittorie e due pareggi, tra cui l'1-1 con la Roma condito da uno dei pochi gol del tedesco Mario Gómez -
Gomez frena la Roma, giallorossi a -7 dalla Juventus
Un buon momento che continua anche a febbraio, in cui i viola, complice un calendario favorevole, su nove punti a disposizione ne prendono sette, con un pareggio e due vittorie, una contro il Sassuolo sconfitto 1-3 al “Mapei Stadium” -
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Punti che rimettono la Fiorentina in piena corsa per l'Europa League. Gli uomini di Montella non mollano il treno delle Coppe neanche il mese successivo, dove a parte il ko pesante con la Lazio, i toscani superano entrambe le milanesi, con una vittoria 0-1 a San Siro contro l'Inter firmata da Salah con la squadra in nove uomini-
Salah gela l'Inter, la Fiorentina espugna San Siro in nove
Un trend positivo che si interrompe ad aprile. La Viola su 5 partite ne vince 2, perdendo contro il Verona in casa e andando ko con la concorrente diretta Napoli e soprattutto con la Juventus che la supera 3-2 grazie anche a un super Carlos Tévez -
La Juve batte la Fiorentina ed è a un passo da titolo
L'Europa però, anche per le molte squadre in lotta, è ancora alla portata dell'undici di Montella. E la Fiorentina la agguanta a maggio, quando infila una striscia di cinque vittorie consecutive con il successo finale al “Franchi” contro il Chievo (3-0) che certifica il quarto posto finale -
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La Fiorentina, con quel piazzamento, si garantisce l'Europa League, la competizione da cui proprio qualche giorno prima della festa con il Chievo era uscita. Gli uomini di Montella erano stati eliminati in semifinale dal Siviglia (3-0; 2-0) poi vincitore del trofeo -
Il Siviglia strapazza la Fiorentina: 3-0 e finale a un passo
Quelle partite, tra gioie, polemiche e qualche contestazione sono le ultime in panchina con i toscani per Vincenzo Montella che viene esonerato l'8 giugno -
La Fiorentina esonera Montella
Un divorzio con qualche strascico polemico che apre le porte il 21 giugno all'arrivo di Paulo Sousa, ex giocatore della Juventus e fino a qualche giorno prima tecnico del Basilea. Un ingaggio contestato soprattutto per il passato bianconero del portoghese -
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Uno scetticismo che Paulo Sousa prima fa vacillare e poi cancella già a luglio durante il ritiro di Moena. Il portoghese conquista tifosi e giocatori con i suoi modi e con qualche atteggiamento, come quando appena arrivato prende parte al coro “chi non salta bianconero è” -
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Anche dal punto di vista tecnico l'allenatore fa vedere buone cose (vittorie prestigiose in amichevole con Barcellona e Chelsea) e sceglie un paio di innesti, come Nikola Kalinić attaccante croato del Dnipro che si veste di viola alla vigilia di Ferragosto prendendo il posto di Mario Gómez-
La Fiorentina scopre Kalinic: gol all'esordio per il croato
Nove giorni dopo, il 23 agosto, la Fiorentina gioca la prima di campionato contro il Milan. È un trionfo, con buone trame di gioco e un 2-0 firmato da Marcos Alonso e da Iličič. Una vittoria che viene ridimensionata dalla sconfitta successiva con il Torino ma che è solo il prologo a un ottimo inizio di Serie A -
Alonso-Ilicic: Milan a picco a Firenze
A settembre infatti la Viola fa praticamente un percorso netto, con quattro vittorie su quattro match con l'exploit dell'1-4 a "San Siro" contro l'Inter sommersa dalla tripletta di un super Kalinić e da un rigore di Iličič -
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Con quella vittoria la Fiorentina di Sousa aggancia in testa proprio i nerazzurri. Una posizione che i toscani occuperanno da soli dopo il successo contro l'Atalanta. Quel 3-0 sarà però l'inizio a metà ottobre di una mini-crisi della Viola che va ko due volte in una settimana contro Napoli e Roma -
Comanda la Roma, batte la Fiorentina ed è prima
Un semplice passaggio a vuoto perché a novembre la Fiorentina dà due lezioni di calcio, prima al Frosinone e poi alla Sampdoria, superata 2-0 con i soliti Iličič e Kalinić. Due vittorie che sarebbero potute essere di più se i viola non avessero pareggiato con Empoli e Sassuolo -
Sampdoria ko, la Fiorentina si riprende la testa
Dicembre si apre con una buona notizia. I toscani riescono a passare il turno di Europa League, dopo un girone in cui il cammino si era improvvisamente complicato. Decisivo l'1-0 firmato da Babacar nell'ultimo turno con i portoghesi del Belenenses -
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Meno positivo il rendimento in Coppa Italia. Agli ottavi, il primo turno giocato dall'undici di Paulo Sousa la Viola esce perdendo al "Franchi" 1-0 contro il Carpi grazie al gol di Antonio Di Gaudio -
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Una delusione che però viene quasi subito cancellata dall'ultima partita dell'anno, quella con il Chievo. Vittoria 2-0 con la coppia Kalinić-Iličič a segno e secondo posto insieme al Napoli a -1 dall'Inter capolista -
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