Un super Handanovic evita a Mancini un'altra sconfitta. L'unico a superare lo sloveno è il suo compagno Murillo, con una beffarda autorete. Poi arriva un grottesco autogol di Toloi. Nel secondo tempo la parata su Cigarini ha dell'incredibile. Al termine del match tafferugli tra tifosi bergamaschi e poliziotti, nove ultras fermati e sette agenti contusi
ATALANTA-INTER 1-1
17' aut. Murillo (I), 25' aut. Toloi (A),
Tabellino e Pagelle
E' un match tutto nerazzurro quello che apre il girone di ritorno di Serie A. L'anticipo tra Atalanta e Inter oppone due squadre con obiettivi diversi ma con la stessa fame di punti.
La squadra di Reja, reduce da quattro sconfitte, vuole evitare di eguagliare il record negativo di 20 anni fa (nel gennaio 1996 arrivarono a perdere cinque partite di fila). Dall'altra parte Mancini deve fare i conti con un rendimento anomalo rispetto all'ottimo avvio di stagione, avendo perso tre delle ultime sei partite.
Il Mancio esclude a sorpresa Perisic dall'undici iniziale, schierando un 4-3-3 che vede Guarin, Medel e Brozovic a centrocampo e il tridente Ljajic-Icardi-Jovetic. Partita subito in salita per gli ospiti che si complicano le cose da soli: al 18' Dramé entra in area dalla sinistra e tenta la conclusione, ma è decisiva la deviazione di Murillo che prende in controtempo Handanovic e regala il vantaggio all'Atalanta.
La reazione dell'Inter trova fortuna al 25' e anche in questo caso la rete arriva con uno sfortunato intervento di un difensore: Icardi dalla destra mette un pallone al centro dell'area e Toloi colpisce in modo grottesco calciando alle spalle di Sportiello.
Sul finale del primo tempo Handanovic salva i suoi con una bella parata, oscurata soltanto dall'intervento con cui sventerà una conclusione ravvicinata di Cigarini, al 13' della ripresa. Nei minuti finali Monachello sfiora il vantaggio con una torsione che non trova la porta su assist del Papu Gomez.
L'argentino, il migliore tra gli uomini di Reja, lascia il posto a Diamanti che debutta con la maglia dell'Atalanta, mentre Mancini inserisce Palacio per Jovetic.
Il risultato però non cambia e resta sull'1-1 che rende giustizia a entrambe le formazioni, per quanto visto in campo.
Inter che non pareggiava dal 24 ottobre, nella trasferta di Palermo (anche in quel caso 1-1). Per l'Atalanta un punticino fondamentale per interrompere la serie di sconfitte (Chievo, Napoli, Udinese e Genoa) e muovere la classifica, dove raggiunge quota 25 punti. Un'altra battuta d'arresto per l'Inter, che sale a 40 ma lascia altri due punti per strada.
<blockquote class="twitter-tweet" lang="it"><p lang="it" dir="ltr">90'+4 - Finisce qui, <a href="https://twitter.com/hashtag/AtalantaInter?src=hash">#AtalantaInter</a> 1-1. Autoreti di <a href="https://twitter.com/JeisonMurillo19">@JeisonMurillo19</a> e Toloi nel primo tempo <a href="https://t.co/K5t4rNJoBZ">pic.twitter.com/K5t4rNJoBZ</a>— F.C. Internazionale (@Inter) <a href="https://twitter.com/Inter/status/688389208164167680">16 Gennaio 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Scontri nel post partita - Nove ultrà dell'Atalanta sono stati fermati e portati in Questura per gli scontri avvenuti in centro a Bergamo dopo Atalanta-Inter. Sette agenti di polizia sono rimasti feriti in modo non grave. Gli ultrà - in tutto una quarantina - hanno assaltato un bus in via Mai con i tifosi dell'Inter, rompendo alcuni vetri con sassi e spranghe, ma sono stati fatti disperdere da polizia e carabinieri. Nella fuga, in via Tasso, hanno anche danneggiato una colante della Questura, rompendo i vetri e gettando fumogeni e petardi al suo interno (causando un principio di incendio). Nove sono stati bloccati al termine di un inseguimento, dopo essere stati individuati dall'alto con l'elicottero dei carabinieri. Sequestrate diverse spranghe, bastoni, petardi e fumogeni.