Bella Roma, ma quanta fatica: Sassuolo battuto 2-0 in casa

Calcio
La Roma ha battuto 2-0 il Sassuolo al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Salah esulta dopo il primo gol (Foto Getty)
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Al Mapei Stadium segnano Salah all'11' ed El Shaarawy al 94': quella di Spalletti è sempre più la squadra dei "faraoni". Ottimo primo tempo dei giallorossi, ma nella ripresa gli emiliani giocano meglio e falliscono un rigore. Espulso Nainggolan, in pieno recupero il raddoppio 

SASSUOLO-ROMA 0-2
11' Salah, 94'  El Shaarawy

La cronaca e le pagelle

Un gol di Salah nel primo tempo e uno di El Shaarawy nel secondo: la Roma dei "faraoni" batte il Sassuolo e ottiene la seconda vittoria consecutiva. Successo meritato ma forse non sufficiente ad allontanare del tutto dai giallorossi la nebbia, e non certo quella che avvolgeva il Mapei Stadium prima dell'anticipo della 23.a giornata. La squadra di Spalletti, quasi preda di uno sdoppiamento di personalità, gioca 45' minuti di alto livello per poi sparire e soffrire terribilmente nella ripresa. Di cose positive però ce ne sono, a partire da una classifica che al momento vede i giallorossi a un solo punto dal terzo posto.

Moduli e novità - Sassuolo e Roma si erano affrontate solo due volte in Emilia e solo in Serie A. In entrambe le occasioni gli ospiti avevano vinto senza subire gol. Di Francesco sceglie il 4-3-3 per i neroverdi, dove spicca il rientro di Cannavaro e davanti la new entry Trotta (ex Avellino) tra Berardi e Sansone. Gli effetti del calciomercato sono evidenti anche nel 4-2-3-1 della Roma: dall'inizio c'è Zukanovic (ex Samp) in difesa a destra, così come in attacco Perotti (ex Genoa) nel ruolo di "falso nueve". Senza lo squalificato Manolas, la novità è De Rossi nella linea difensiva a quattro e, più avanti, Nainggolan trequartista.

Squadre corte e compatte - E' il tema dominante dei primi minuti. Cosa che limita, e parecchio, la possibilità di sviluppare gioco. Da un lato la pressione alta del Sassuolo, dall'altro la Roma che soffre sui cambi di gioco, soprattutto a sinistra, dove i giallorossi arrivano sempre in ritardo. Ma la differenza tra la Roma di Spalletti e quella di Garcia è che questa squadra ora preferisce il palleggio alla rimessa e così, passaggio dopo passaggio, arriva l'improvvisa verticalizzazione che scava un pertugio nella difesa del Sassuolo dove Salah s'infila all'11'. L'egiziano si accentra e con un sinistro a giro batte Consigli. Per Salah, che qui aveva già segnato con la Fiorentina (14 febbraio 2015), è la 6.a rete stagionale. 

Partita in discesa - Sbloccato il risultato, la Roma continua ad attaccare. E lo fa puntualmente sulla destra, in "zona Salah" per intenderci. Succede anche quando al 30' Maicon percorre parecchi metri palla al piede per scambiare proprio con Salah e presentarsi solo soletto davanti a Consigli. Grande azione, ma la galoppata di 80 metri condiziona lucidità e mira del brasiliano. Poco dopo l'infortunio muscolare di De Rossi (polpaccio sinistro) obbliga Spalletti al cambio con Gyomber: nella ripresa si passerà al 4-3-3. 

Nuova Roma, ma non troppo - Gioca un bel calcio, logico, lineare, veloce. Dovesse arrivare pure un po' più di concretezza sotto porta, beh allora potrebbero essere seri problemi per qualsiasi avversario. Magari senza chiudersi troppo come fatto pericolosamente nel secondo tempo, e magari ricordando a Salah che qualche volta per fare gol la palla va anche passata ai compagni (vedi Nainggolan al 56' davanti a Consigli). E il Sassuolo? Poche tracce dei neroverdi nel primo tempo, quando dietro ha regnato la confusione e davanti sono arrivati solo due tiri, quello di Berardi prima e Trotta poi. Molto più gagliarda la ripresa, complice un avversario meno convinto e più fermo. Con Sansone, Duncan e Peluso spesso si è creato il 3 contro 2 che ha messo in apprensione la Roma, ma tra imprecisioni e parate di Szczesny l'operazione rimonta non è andata a buon fine. Il rigore fallito da Berardi - con tanto di espulsione di Nainggolan - e il raddoppio di El Shaarawy nel recupero (secondo gol in due partite), rendono più amara la sconfitta. Molto più amara.