LA FOTOGALLERY. Dopo la sconfitta con il Sassuolo sono tornate a farsi insistenti le voci che vorrebbero Mihajlovic pronto a lasciare il Milan a fine stagione: lui smentisce, ma il rapporto col presidente Berlusconi non è mai decollato. Tra divergenze tecniche, "giuoco" poco brillante e pochissimi complimenti, ecco tutti i botta e risposta tra i due da inizio stagione
Il rapporto tra Silvio Berlusconi e Sinisa Mihajlovic non è mai stato idilliaco. Forse il serbo non è mai stato vissuto come una prima scelta dalla società rossonera, o forse le parti hanno capito strada facendo di non essere compatibili. Sta di fatto che la collaborazione sembra destinata a finire dopo un solo anno, nonostante le smentite -
Dopo un avvio di campionato non semplice, con 2 sconfitte nelle prime 5 gare compreso il derby di Milano, alla vigilia di Milan-Napoli il presidente Berlusconi afferma: “Penso che il Milan abbia la possibilità di qualificarsi sicuramente alla prossima Champions League. Mihajlovic non avrà nessun problema, gli sono stato accanto anche in questi giorni, lo considero una persona non soltanto perbene ma anche capace". La sfida finirà 0-4 per gli azzurri, e la panchina di Sinisa inizierà a scricchiolare presto -
Quattro giorni dopo, Berlusconi racconta di aver “sofferto per il Milan” durante la gara col Napoli. Mihajlovic fa capire di non aver parlato col presidente: “Se mi chiama Berlusconi gli darò le mie spiegazioni, non mi sono dimesso e non mi dimetterò. Gli obiettivi restano gli stessi. La squadra che ha giocato è la migliore che abbiamo ora”. Probabilmente gli uomini per giocare come avrebbe voluto non sono quelli arrivati in estate, nonostante la spesa di quasi 100 milioni di euro -
Il clima non è dei più tranquilli, così Mihajlovic fa il primo passo verso Berlusconi, e l'8 ottobre racconta: “Ho chiamato io il presidente. È giusto parlarsi, qualche volta mi chiama lui, altre volte lo faccio io. È normale. Sono sereno” -
Passano appena due giorni e Berlusconi, intervistato a margine di un'iniziativa politica, spiega: «Sono venuti da me a cena Galliani e Mihajlovic. Avrei potuto anche avvelenarli...». E annuncia: «Vedrete che ci sarà un cambiamento immediato dalla prossima partita con il Milan che tornerà ad essere padrone del campo e del gioco». Ma nella gara successiva i rossoneri non vanno oltre l'1-1 col Torino -
Mentre Juve e Roma giocano la Champions, Milan e Inter si sfidano per il Trofeo Berlusconi in un San Siro semideserto. I rossoneri escono sconfitti, Berlusconi ammette: "Preferivo vincere". E non va oltre: “Non faccio commenti, sapete com'è la storia, quando si vince si parla, quando si perde si tace". Mihajlovic replica: "Dispiace per il nostro presidente perché ci teneva a questo trofeo però è un momento dove regaliamo un gol in ogni partita e facciamo fatica a farli” -
Tra ottobre e novembre arrivano 3 vittorie consecutive (Sassuolo, Chievo, Lazio), poi il pari con l'Atalanta in casa e la sconfitta con la Juve. E dicembre inizia male: in coppa Italia il Crotone è battuto solo ai supplementari, prima del pareggio col Carpi. Su Mihajlovic aleggia l'ombra di Lippi, ma il serbo dice di Berlusconi: "Sì, l'ho sentito ieri, abbiamo parlato un po', comunque è tutto a posto" -
13 dicembre, un altro pareggio, in casa contro il Verona ultimo in classifica. L'Ansa batte un'agenzia secondo la quale Berlusconi si è detto “deluso da Sinisa Mihajlovic e dal suo Milan, che gli è apparsa una squadra poco affiatata” -
Alla vigilia della trasferta di Coppa Italia contro la Sampdoria del 17 dicembre, Mihajlovic fa finta di niente: "Non ho visto le sue dichiarazioni, quindi non posso commentare. Non voglio più rispondere a domande sul presidente, parliamo di calcio" -
Il 27 dicembre Berlusconi è in visita alla comunità terapeutica di Trivigliano. Ai ragazzi dice: "So che domenica avete incontrato a Fiuggi i giocatori del Milan prima della partita col Frosinone. Spero che gli abbiate detto come si fa a vincere. Fortuna che voi avete Padre Matteo come allenatore". Il futuro di Sinisa al Milan pare sempre meno roseo -
Il 2016 inizia in chiaroscuro: sconfitta col Bologna, pari con la Roma e vittoria sul Carpi. Il Milan di Mihajlovic, col 4-4-2 spinto da Bacca e Niang davanti e sorretto da un centrocampo solido, ormai ha una sua fisionomia. Berlusconi il 16 gennaio si lascia andare a queste dichiarazioni: “Credo ancora in Sinisa? Certamente sì, dobbiamo andare avanti, mettercela tutta e continuare con il Milan che abbiamo" -
L'indomani il Milan batte la Fiorentina 2-0 in casa, è la prima vittoria in uno scontro diretto per Mihajlovic, che gongola: “Un grande presidente sa dire al momento giusto le parole giuste, ci ha dato grande serenità in un momento delicato. Gli abbiamo regalato una bella soddisfazione, ma è soltanto una partita vinta". Stuzzicato sul tempismo un po' tardivo di Berlusconi, Mihajlovic replica ai giornalisti: "Meglio tardi che mai" -
A fine gennaio il Milan tocca il punto più alto della sua stagione: la vittoria 3-0 nel derby sull'Inter e il sogno Champions di nuovo acceso. Eppure Berlusconi è ancora tiepido: “Questo il vero Milan? Dovrebbe essere anche meglio. Come si fa a non fare i complimenti al tecnico dopo un 3-0? Ma gli allenatori vivono di risultati". A dar manforte al tecnico ci pensa Galliani: “Glielo dissi anche al presidente. Si cambiano gli allenatori che non hanno in pugno la situazione. E la squadra è sempre stata schierata con l'allenatore, anche quando si perdeva" -
Anche a febbraio il Milan è la bella copia di quello visto fino ad allora: la squadra colleziona, dopo il derby, 3 vittorie e un pareggio. Il 20 febbraio, alla vigilia della durissima trasferta di Napoli, nel giorno del trentennale di Berlusconi alla presidenza del Milan (e del compleanno di Sinisa), il patron rimette in discussione il tecnico: "Cosa deve fare Mihajlovic per convincermi? Deve vincere tutte le partite, così mi trova facilmente convinto" (foto acmilan.com) -
Il giorno prima di Napoli-Milan Mihajlovic si lamenta per i festeggiamenti in settimana: “Le giornate come quella di sabato non sono le più belle per preparare le partite. Non è facile con queste feste. C'era un po' di casino. Ora abbiamo rimesso la testa sulla partita. È stata una settimana piena di eventi, anche commerciali. Quando fai parte di questa società sai che ci possono essere queste cose. Non è facile ritrovare la concentrazione, ma noi ci siamo riusciti". Il Milan a Napoli strappa un ottimo pareggio -
Sempre alla vigilia di Napoli-Milan, Mihajlovic spiega: “Piacerebbe anche a me vincerle tutte, ma non posso prometterlo. Non mi preoccupo per la prossima stagione. Ho un contratto, se una delle due parti non sarà contenta, troverò un'altra squadra. A casa senza far niente e senza calcio non so stare. Amo questo lavoro. Comunque questa è la normalità”. Berlusconi chiede bel gioco? "Io condivido sempre quello che dice il presidente. Ciò che dice si ascolta, non si commenta" -
Meno di una settimana dopo, Mihajlovic torna a parlare di Berlusconi: "Con il presidente ho un buon rapporto, schietto, da uomini. Provo per lui ammirazione e affetto, è la storia del Milan mentre io sono qui da un anno. Qualche volta ci troviamo in disaccordo sulle scelte, ma è rispettoso del mio lavoro. Ogni tanto mi dà dei suggerimenti, anche giusti, ma mi ha sempre dato libertà di scelta. E poi per me è motivo d'orgoglio e di grande soddisfazione mangiare con lui, anche a casa sua, e parlare di calcio e politica. Ringrazierò tutta la vita Berlusconi e Galliani per avermi dato la possibilità di allenare una grande squadra: sapevo quello a cui andavo incontro ma sono sempre rimasto fiducioso” -
A marzo però le acque tornano ad agitarsi, stavolta per scelte tecniche. Dopo l'infortunio di Niang, Berlusconi fa capire chiaramente come la pensa sull'attacco rossonero: “Balotelli e Menez sono una coppia ben assortita, così come anche Bacca e Menez, mentre vedo un po’ più difficile far giocare insieme Bacca e Balotelli, dato che sono due prime punte come caratteristiche” -
E si arriva al Sassuolo: la sconfitta di domenica sancisce definitivamente la fine del sogno Champions ed è la prima dopo due mesi di risultati positivi. Maturata, tra l'altro, con l'attacco titolare Bacca-Balotelli, con l'italiano sostituito poi da Menez. A chi gli ricorda che la coppia “BB” non piaceva al presidente, Mihajlovic spiega: “Il presidente giudica Mario incompatibile con Bacca? Perchè Menez ha giocato bene? Allora abbiamo sbagliato tutti e due” -
Infine la decisione di Mihajlovic, smentita dai diretti interessati, di non proseguire il rapporto nella prossima stagione. “Ho un contratto con il Milan – ha detto però Sinisa a Milan Channel -, penso che si stiano costruendo le basi per i futuri successi. Mi spiace che per due mesi tutti sono stati tranquilli ed è bastata una sconfitta per far uscire le solite storie sul futuro della panchina. In questo mondo ho solo due cose: le palle e la parola e le ho sempre mantenute entrambe: Mihajlovic è prima un uomo che un allenatore" -