LA FOTOGALLERY. L'impresa dei rossoblù, protagonisti di una storica promozione in Serie A, trova nel direttore sportivo uno degli artefici del miracolo: da vent'anni è stimato nello scouting e nella valorizzazione dei più giovani. Tantissimi dei quali, maturati in Calabria, sono esplosi ad alti livelli
Un miracolo che arriva da lontano quello del Crotone, promosso per la prima volta in Serie A. Alle spalle del progetto vincente vive una pianificazione lungimirante dettata da budget, competenze e fiducia assoluta verso i più giovani. Una miscela che ha un nome e un cognome: Peppe Ursino -
L'ALBUM della Serie B
Dal 1995 direttore sportivo del Crotone, Ursino è un’istituzione in materia: apprezzatissimo nell’ambiente tra scouting e intuizioni, l’uomo della svolta ha lanciato in Calabria tantissimi giovani esplosi ad alti livelli. Prestati dalle big o desiderosi di riscatto, i talenti sono di casa allo Scida -
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SALVATORE ARONICA. Tra i primi giovani emergenti lanciati da Ursino figura il difensore palermitano, acquistato dalla Juventus nel 1998. Per quattro stagioni, fino al 2002, giocherà tra i rossoblù conquistando per la prima volta la Serie B. Risale al 2001 il suo unico gol segnato da professionista -
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GIUSEPPE SCULLI. Sempre dalla Juventus, ma in prestito biennale, giunse nel 2000 anche l’allora 19enne attaccante. In due campionati in Serie B accumulò 8 gol in 51 partite, poi dal Modena spiccò il salto verso la Serie A legandosi soprattutto al Genoa -
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DANIELE VANTAGGIATO. All’epoca un ragazzo di 19 anni e belle speranze, nel 2003 l’attaccante pugliese si trasferì dal Bari a titolo temporaneo per due stagioni segnando 18 reti e favorendo il ritorno in B. Ad oggi insegue i 100 gol in categoria: è fermo a 96 -
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ANTONIO MIRANTE. Compagno di Vantaggiato era un giovanissimo portiere prestato dalla Juventus, titolare nella stagione 2004/05 con 41 presenze e la salvezza in Serie B. Successivamente si è legato a Sampdoria, Parma e Bologna dove figura tuttora -
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DANIELE GASTALDELLO. Suo partner in difesa, oggi al Bologna come nel 2004 a Crotone, era il centrale veneto prestato dal Chievo in comproprietà con la Juventus. Anche per lui fu una stagione da protagonista che gli spalancò le porte della Serie A con Siena e Sampdoria -
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MATTEO PARO. Identica formula per il regista diviso tra Chievo e Juventus nell’operazione che aveva portato Legrottaglie a Torino. Un campionato 2004/05 ad ottimi livelli in Calabria, poi un lungo girovagare che la scorsa estate, a distanza di 10 anni, l’ha riportato in rossoblù -
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ABDOULAY KONKO. Un asse solido quello tra Juventus e Crotone in materia di giovani promesse: anche il laterale francese giocò in prestito allo Scida tra il 2004 e il 2006. Oltre 70 presenze agli ordini di Gasperini che lo volle poi al Genoa. A curriculum anche il triennio a Siviglia e la Lazio dal 2011 -
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DOMENICO MAIETTA. Come Gastaldello, oggi suo compagno al Bologna, non debuttò mai con la prima squadra della Juventus, ma entrambi condividono un passato in Calabria. Nel caso del difensore di Cirò Marina (nel crotonese) le stagioni in rossoblù furono tre fino al 2007 oltre ad un breve ritorno nel 2008 -
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TOMÁS GUZMÁN. Qualcuno lo assocerà a Legrottaglie, d’altronde fu proprio l’attaccante paraguayano a ispirarlo in chiave religiosa. Dal 2000 alla Juventus, a 22 anni passò in prestito biennale al Crotone dove visse le sue migliori stagioni in Italia. Jolly d’attacco dai buoni colpi, è stato frenato dai troppi infortuni -
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PASQUALE FOGGIA. Solo sei mesi dalle parti dello Scida, ma il ds Ursino favorì pure la crescita del trequartista napoletano tra i protagonisti del 9° posto in B nel 2006. Un anno più tardi arrivò in Nazionale, poi tante avventure fino al ritiro nel 2015 a 32 anni -
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ANTONIO NOCERINO. Napoletano come Foggia, in quella squadra trovava spazio anche un ambizioso mediano recentemente approdato in Mls. In prestito dal Genoa conquistò Gasperini a 20 anni, trampolino che tra le altre l’ha portato a giocare con Juventus, Milan e Nazionale -
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GRAZIANO PELLÈ. A proposito degli Azzurri, chi si ritaglia un posto in gruppo è il centravanti salentino apprezzatissimo da Conte. Ursino lo ottenne in prestito dal Lecce nel gennaio 2006 (6 gol in 17 gare), un buon biglietto da visita che tuttavia l’ha visto emergere solo tra Olanda e Inghilterra -
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ANGELO OGBONNA. Sempre in orbita Nazionale figura il difensore scuola Torino, che a 19 anni venne mandato a farsi le ossa con i calabresi in C1 sfiorando la promozione nei playoff. Come Pellè ha sposato il calcio inglese (West Ham) non prima delle stagioni con i granata e la Juventus -
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CAETANO CALIL. Non solo italiani i giocatori emersi in rossoblù: è il caso dell’attaccante brasiliano che a Crotone, in due parentesi tra il 2008 e il 2013, si fece conoscere nel panorama nostrano. In Calabria tanti gol che gli sono valsi la permanenza in Italia tra Serie B e Lega Pro -
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ARCHIMEDE MORLEO. Porta il nome dell’illustre siracusano, ma l’esterno brindisino raggiunse la Serie B nella città di Pitagora. Due le stagioni a Crotone ad ottimi livelli prima del salto a Bologna nel 2010, squadra dove divide lo spogliatoio con altri giocatori dal passato rossoblù (Mirante, Gastaldello, Maietta, Ferrari e Crisetig) -
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DENILSON GABIONETTA. Un diamante grezzo da maneggiare con cura, come ha dimostrato il suo recente addio a Salerno destinazione Cina. Ma nelle sue tre stagioni a Crotone in B si rivelò uno dei punti di forza della squadra: gol, magie e spunti da fuoriclasse traditi nel tempo da un carattere bizzoso -
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VID BELEC. Nella prima stagione del Carpi in Serie A ha trovato spazio il portiere sloveno, nel 2010 ottenuto da Ursino per due stagioni dall’Inter. Allo Scida guadagnò spazio ed esperienza disegnando un futuro ai massimi livelli: li ha raggiunti a 25 anni non senza fatica -
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CAMILLO CIANO. Chi mastica la Serie B conosce il repertorio dell’attaccante campano, divenuto un simbolo nei suoi tre campionati rossoblù. Ursino convinse il Napoli a parcheggiarlo in Calabria a 21 anni e lo riabbracciò a 24 dal Parma. Oggi esalta Cesena insieme a Drago, tecnico crotonese che ha reso grande la città -
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RAFFAELE MAIELLO. Binari paralleli a Ciano per il centrocampista napoletano, impegnato a Crotone per due parentesi (dal 2011 al 2013 e nella stagione 2014/15). Gli ottimi progressi maturati alla corte di Drago sono valsi il riacquisto del Napoli (1,5 mln di euro) e il prestito ad Empoli in Serie A -
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ALESSANDRO FLORENZI. Lo stesso centrocampista della Roma ha ribadito quanto l’abbia migliorato l’esperienza a Crotone: stagione 2011/12, parcheggiato in Calabria colleziona 11 gol in 37 presenze mostrando duttilità e prodezze da predestinato. C’è il marchio di Ursino nella carriera del golden boy della Nazionale -
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NICOLA SANSONE. In quel campionato di Serie B, chiuso all’11° posto, si affacciavano esterni di qualità (Migliore e Mazzotta) nonché un 20enne oggi protagonista al Sassuolo: 5 gol per l’attaccante in prestito dal Parma, consacratosi in Emilia dove ha raggiunto anche la Nazionale italiana -
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MILAN DJURIC. Sempre in Emilia-Romagna, ma da Cesena, nel 2010 iniziò l’esodo in prestito del centravanti bosniaco che raggiunse anche Crotone: collezionò 7 centri nella parentesi in Calabria, rendimento migliorato solo nel suo ritorno in bianconero tra Serie A e B -
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FEDERICO BERNARDESCHI. La covata di talenti costruita da Ursino nella stagione 2013/14 regalerà il 6° posto e i playoff interrotti dal Bari. Su tutti strabiliò il jolly della Fiorentina concesso in prestito: 12 gol e un campionato da urlo che favorì il suo ritorno da protagonista in viola. Quella calabrese fu una tappa decisiva nella formazione di “Berna” -
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JACOPO DEZI. Il centrocampo, in particolare, contava su giovanissime promesse consacrate in Calabria: già rossoblù dalla stagione precedente, il ragazzo parcheggiato dal Napoli si rivelò uno dei migliori interpreti in tutta la categoria. Rientrato a Napoli la scorsa estate, da gennaio è tornato ad alti livelli al Bari -
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DANILO CATALDI. Prodotto del vivaio della Lazio, nell’estate del 2013 anche il centrocampista classe 1994 si unì alla truppa di Drago dopo la corte di Ursino. Come per i giovani compagni di reparto, la stagione fu da incorniciare: 4 reti in quasi 40 presenze gli consentirono il ritorno a casa -
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LORENZO CRISETIG. Fiorentina, Napoli, Lazio e Inter: anche i nerazzurri parcheggiarono un loro gioiello a Crotone, regista dalle buone intuizioni che completava un intero reparto U-21. Dopo l’apprendistato di sei mesi rimase in Calabria fino all’estate 2014, trovando poi spazio in A tra Cagliari e Bologna -
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ALFRED GOMIS. Non dimentichiamo il portiere italo-senegalese, titolare nel campionato chiuso al 6° posto. Di proprietà del Torino, club che crede nelle potenzialità del 22enne, a Crotone inaugurò il primo dei suoi prestiti in Serie B: dopo l’avventura in rossoblù ha difeso i pali dell’Avellino e attualmente del Cesena -
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FEDERICO RICCI. Dalla scorsa stagione, allenato prima da Drago e poi da Juric, figura in gruppo un’altra promessa sulle orme di Florenzi: in prestito dalla Roma come il suo predecessore, l’attaccante classe 1994 è letteralmente esploso in questo campionato. Ha raggiunto la doppia cifra completando la sua evoluzione tattica e tecnica -
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BRUNO MARTELLA. Classe 1992, acquistato dalla Sampdoria nell’estate 2014 dopo l’ottima parentesi a Pisa. Il discorso non si discosta da Ricci: dopo l’apprendistato del primo anno, in questa stagione si è consacrato come il migliore laterale sinistro della Serie B. A referto 3 gol e ben 8 assist che certificano il suo valore -
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GIANMARCO FERRARI. Se Ricci e Martella faticarono ad imporsi nell’ultima annata, il centrale parmigiano trovò subito spazio nella difesa di Drago. Fiducia guadagnata anche con Juric dove, insieme al partner Claiton e al portiere Cordaz, costituisce uno dei leader del reparto arretrato del Crotone -
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MIHAI BALASA. In prestito biennale dalla Roma come Ricci, l’estate 2014 segnò il passaggio del difensore rumeno in Calabria. Piaceva a Drago così come Juric stravede per lui: a dispetto dei suoi 21 anni convince la maturità tattica oltre alla duttilità, che lo premia sia come centrale sia come esterno nel 3-4-3 -
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ADRIAN STOIAN. Non è una new entry del calcio italiano avendo già militato in Serie A con Roma, Chievo e Genoa. Ma la voglia di riscatto e la continuità trovata a Crotone gli hanno garantito l’ambito salto di qualità: 5 reti e 6 assist per l’ala rumena maturata a 25 anni. Determinante la fiducia concessa da Ursino -
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ANTE BUDIMIR. Il merito dell’affare, più che del ds Ursino, spetta al figlio talent scout. Reduce da un’annata da dimenticare nella B tedesca al St. Pauli (19 gare e 0 gol), in Calabria è stata un’autentica arma vincente: 16 gol per il centravanti croato già riscattato per 1 mln di euro. Per i tifosi è il “Cigno di Zenica” -
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LEONARDO CAPEZZI. Il centrocampo del Crotone contempla diverse scommesse intriganti come Salzano (pescato in Lega Pro nel 2014) e Barberis svincolato dal Varese. Il nome più luccicante, tuttavia, è quello del 21enne in prestito dalla Fiorentina, talento che ha seguito le orme di Bernardeschi in rossoblù -
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ELOGE YAO. Fuori dai giochi da febbraio a causa di un infortunio muscolare, l’ivoriano è stato un’altra nota lieta nella difesa del Crotone: in prestito dall’Inter, a 20 anni ha mostrato una maturità disarmante. L’ha sostituito Garcia Tena, spagnolo classe 1995 concesso dalla Juventus. Non sbaglia un colpo Ursino, deux ex machina sullo Jonio -
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