Lippi d'Oriente: "Cina ai Mondiali? Si può"

Calcio
L'ex ct dell'Italia durante la conferenza stampa di presentazione (foto Getty)
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Il nuovo ct del Paese asiatico si presenta in conferenza stampa: l'obiettivo è la qualificazione a Russia 2018: "Nel calcio nulla è impossibile. Cercherò di creare una squadra con senso di appartenenza e organizzazione tattica"

"Ora ci metteremo subito al lavoro, io e tutto lo staff, per provare a fare qualcosa che attualmente sembra difficile, forse impossibile. Ma nel calcio nulla è impossibile. Non so se ci riusciremo, ma ce la metteremo tutta. Poi ci saranno altri momenti per verificare la crescita del calcio cinese". Lo ha detto Marcello Lippi nella conferenza stampa di presentazione come ct della Cina, chiamato al difficile compito di raggiungere la qualificazione ai Mondiali del 2018.

"Vestire la maglia della Cina deve dare grande energia" - "Cercheremo di creare una squadra con presupposti psicologici e senso di appartenenza - ha aggiunto l'allenatore campione del mondo con l'Italia nel 2006 - Avere la maglia della Cina deve dare grande energia. Cercheremo di costruire anche un'organizzazione tattica. Sono felice di aver raggiunto quest'accordo, ho sempre apprezzato la grande stima verso la mia persona e il mio staff ed ho sempre avuto il pensiero di poter tornare qui un giorno. La Cina è un grande Paese". 

Lippi ha poi parlato del suo ritorno in Cina, dopo tre anni "splendidi" al Guangzhou Evergrande, in cui, spiega, "mi sono trovato benissimo" e con cui ha vinto tre campionati cinesi e una Champions asiatica. "Avevo raggiunto un accordo con il Guangzhou, ma poi è arrivato il contatto con la federazione cinese", e soprattutto con Cai Zhenghua, "con cui sono sempre stato in contatto", e "abbiamo avuto l'opportunità di parlare della mia collaborazione con la federazione cinese".