Paura del Liechtenstein? I suoi numeri da incubo
Calcio
Appena due gol segnati negli ultimi due anni, l'ultima vittoria in amichevole con San Marino. Ritratto della nazionale che vanta un portiere che parò un rigore a Ibra ma che ne ha presi 8 dalla Spagna. Guai, però, a dire a Ventura che sarà semplice
Bisogna proprio mettersi d’impegno per trovare qualcosa da salvare in una partita persa 8-0 e pare che Giampiero Ventura ce l’abbia fatta, nel presentare i prossimi avversari degli Azzurri nel modo più terrificante possibile. Fa parte del ruolo del Ct, lo sappiamo bene, ricordare a tutti che non esistono partite facili, che anche se esistessero non si vincerebbero senza giocarle e che una volta che le si gioca c’è un avversario dall’altra parte. Così, dopo aver analizzato il cappottone rifilato dalla Spagna al Liechtenstein (che l’Italia si prepara a fronteggiare per la prima volta nella storia), Ventura ha raffreddato tutti con un “Certo, è terminata 8-0, ma per un’ora di gioco sono stati sotto solo 1-0”. Vero. Ma significa anche che in mezz’ora sono capaci di prenderne 7.
Ultime piccole gioie - Può forse l’Italia aver paura del Liechtenstein? Quella che in tempi recenti si è fatta beffare dall’Armenia (2-2 che ci costò un posto tra le teste di serie al Mondiale 2014), umiliare dal Costarica e quasi battere dalla Macedonia (2-1 ribaltato nel recupero), sì. Per trovare conforto non ci resta dunque che affidarci ai rassicuranti numeri da incubo della nazionale guidata dall’austriaco Pauritsch, reduce, dopo l’8-0 incassato in Spagna, dalle sconfitte contro l’Albania di De Biasi (2-0) e contro Israele (2-1). Proprio in quest’ultima partita, la rete al 49’ di Goppel ha interrotto un digiuno del gol che in gare ufficiali durava dal 14 giugno 2015, 1-1 con la Moldova. Sempre alla Moldova sono legati i ricordi più dolci per il Liechtenstein: il 15 novembre 2014, quasi due anni fa esatti, è il giorno dell’ultima vittoria (1-0, Burgmeier) in una gara ufficiale. Se si considerano anche le amichevoli, invece, c’è un più recente 1-0 (31 marzo 2015) rifilato a… San Marino.
Un muro contro Ibra - Dopo quella gioia moldava, una striscia nera di 8 sconfitte e un pari con 32 gol subiti e appena due fatti, compreso uno 0-2 contro la Svezia in cui a festeggiare fu solo il portiere Peter Jehle, veterano della rosa che nella foto di squadra posa sempre al centro della fila degli accosciati, capace di parare un rigore a Zlatan Ibrahimovic (che si vendicò segnando poco dopo, ma vabbè). Tornando all’8-0 con la Spagna, ha ragione Ventura a sottolineare come il Liechtenstein abbia retto a lungo l’1-0, ma va anche sottolineata la facilità con cui i nostri prossimi avversari lo incassano, quell’1-0. Dopo 3’ contro Israele, dopo 11’ con l’Albania, dopo 10’ in Spagna, dopo 12’ con l’Austria, considerando solo le ultime uscite.
8 sfumature di... - E ci perdonerà il Ct se ci riesce difficile levarci dalla testa quell’8-0 (saranno le rotondità del punteggio, quando lo scrivi e lo pronunci), ma è proprio con quello che – a proposito di rotondità – il Liechtenstein ha chiuso il cerchio, arrivando ad assaporare tutte le possibili sfumature di sconfitta che vanno dallo 0-1 allo 0-8, negli ultimi 5 anni: 0-1, 0-2 (il più “gettonato”), 0-3, 0-4… Manca lo 0-9, ma non ditelo a Ventura.