Boca River, viaggio Tokyo-Buenos Aires: tifoso giapponese torna a casa senza vedere la finale

Calcio

Beffa  per un fan giapponese degli Xeinezes, partito da Tokyo alla volta di Buenos Aires per la finale d'andata di Copa Libertadores. Il rinvio per pioggia lo ha costretto a salutare la capitale argentina senza aver visto la partita

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Sul suo profilo Twitter scrive “quando morirò non voglio fiori ma un panno con questi colori”. I colori sono il giallo e il blu del Boca Juniors. Isamu Kato non poteva mancare alla Bombonera, per la finale di andata di Copa Libertadores tra gli Xeinezes e il River Plate, ma il destino gli ha riservato una bruttissima sorpresa. Treccine gialloblù, cappello, felpa e maglia del Boca: il tifoso giapponese ha intrapreso un viaggio di oltre 9 mila chilometri, la distanza che separa Tokyo da Buenos Aires, per vivere 24 ore da sogno. Un itinerario lungo 33 ore documentato nei minimi dettagli: dal cornetto mangiato per colazione allo scalo a Doha, con il pranzo a base di nuddle in scatola. E poi ancora i cori in aeroporto, corredati da post inequivocabili: “Vinciamo la coppa”, oppure “33 ore dopo Tokyo eccomi per 24 ore a Buenos Aires: la Libertadores è la mia ossessione”. Peccato che la sua avventura dei sogni si sia trasformata in poche ore in un incubo.

Il rinvio e il ritorno a Tokyo

Il tifosissimo del Boca è riuscito a entrare alla Bombonera, postando un paio di video all’interno del tempio del tifo Xeineze. Peccato che a poche ore dal fischio d’inizio la Conmebol abbia deciso di rinviare il Superclasico a domenica 11 novembre. Poteva essere il giorno più bello della sua vita e invece si è trasformato in un piccolo dramma personale: il biglietto di ritorno era già pronto, impossibile per lui rimanere un giorno in più a Buenos Aires. Eppure, intervistato da Tyc Sports non ha perso il buonumore e la voglia di cantare per il suo Boca. "La copa Libertadores es mi obsesion".