Barba e capelli: quando il giocatore cambia look e diventa irriconoscibile
Mattia Perin è l'ultimo ad averci dato un taglio: un cambio di look che l'ha reso quasi irriconoscibile. Prima di lui c'è chi ha rinunciato all'improvviso a treccine, baffi, creste e rasta: scelte radicali che hanno sempre stupito i tifosi
Un taglio ai capelli, lunghi fin dai tempi del Pescara, via la barba: in due semplici mosse Mattia Perin si è trasformato, tanto da non sembrare quasi più lui. Un cambio di look improvviso e radicale come quelli di...
Un bel giorno Fellaini si è svegliato stanco della sua folta chioma riccioluta, che lo rendeva riconoscibile su ogni campo del pianeta, e ha deciso di darci un taglio. Dopo la tosatura sembra un altro, ma va detto che tra le due fasi ha attraversato anche quella "Mago G", con la chioma riccia tinta di biondo
Alla Juventus, prima di Perin, aveva deciso di cambiare radicalmente look Federico Bernardeschi, salutando il capello lungo
Anche i più grandi non hanno saputo resistere al fascino della moda. Leo Messi, che aveva abituato tutti al suo faccino pulito, un giorno si presentò all'allenamento del Barça biondo e con la barba. Oggi è tornato al suo colore naturale, ma non ha più abbandonato la barba
Così come, quando scoppiò la moda del giocatore barbuto, nemmeno Andrea Pirlo seppe resistere, cambiando la propria immagine all'improvviso. All'inizio fu uno choc, poi, una volta fatta l'abitudine, il Pirlo "strano" sembra quello sbarbato
Higuain arrivò a Napoli con il faccino pulito, si procurò un brutto taglio sul mento dopo un tuffo in mare e da allora, per nascondere la cicatrice, cambiò look
Per chi è cresciuto nel mito di Gullit, quello con treccine e baffi, fu un duro colpo accettare la sparizione dei baffi
Così come non è immaginabile un Nainggolan senza cresta. E invece...
Approdato all'Inter, Cambiasso andava molto fiero del suo ciuffetto biondo. Pare sia stata la moglie a consigliargli di separarsene
Look completamente rasato, da un giorno all'altro, anche per David Silva
E anche Robben, prima di perderli tutti, decise di tagliarli di sua spontanea volontà
Per anni Seedorf si è portato dietro le sue treccine, decidendo di tagliarle durante i suoi anni al Milan
Ancora più radicale la rinuncia di Henrik Larsson, quando abbandonò improvvisamente la capigliatura rasta
Il Fenomeno Ronaldo iniziò il suo Mondiale 2002 in un modo e lo finì in un altro
Non fu, invece, un cambio radicale, perché per far crescere i capelli occorre tempo, ma chi era abituato a "quel" Ronaldo stentava a riconoscerlo con i ricci, lasciati crescere su consiglio di Silvio Berlusconi
Andrea Barzagli arrivò al Wolfsburg con i capelli lunghi, ma dopo una stagione scelse un taglio più ordinato. Oggi invece non rinuncia alla barba
In carriera ha provato qualsiasi acconciatura, ma il cambio di look più radicale avvenne a Madrid, quando David Beckham si rasò a zero, abbandonando la sua chioma fashion. Comunque un modo per far parlare di sè