Mondiale di calcio femminile, la figlia di Bob Marley finanzia la Giamaica

Calcio

Dietro alla qualificazione delle "Reggae Girlz" al Mondiale femminile c'è l'impegno di Cedella Marley, figlia di Bob, che ha salvato la squadra finanziandola dopo che la Federazione aveva tagliato i fondi nel 2011, sciogliendola

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Giamaica al Mondiale? Merito della figlia di Bob Marley. Certo, sul campo la nazionale femminile giamaicana si è guadagnata l'accesso alla rassegna grazie a un sudatissimo spareggio contro Panama, vinto ai rigori, ma probabilmente quel successo non sarebbe mai arrivato grazie all'impegno e alla passione di Cedella Marley, figlia del famosissimo cantante giamaicano.

Una passione "di famiglia" se è vero che il padre Bob era un patito di calcio, tifoso e giocatore ("Se non stava cantando, probabilmente stava giocando a calcio", dice di lui Cedella), che lei ha voluto tramutare in un impegno concreto finanziando la nazionale femminile, alla quale la Federazione aveva tagliato i fondi nel 2011.

Fino all'arrivo di Cedella, 51 anni, nominata ambasciatore nel 2014 e scesa subito "in campo" al fianco delle "Reggae Girlz", che l'hanno ripagata con la storica qualificazione al Mondiale femminile, la prima per una nazionale caraibica. In passato cantante nel gruppo "Ziggy Marley e Melody Makers", oggi Cedella Marley è l'amministratore delegato della casa discografica del padre, oltre che una stilista di successo (basti pensare che ha disegnato lei le divise per la Giamaica in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012).

Una posizione che le ha permesso di investire nel calcio, salvando una nazionale che era stata sciolta 8 anni fa: finanziando in prima persona, ma anche riuscendo a ottenere sponsor per supportare il team e avviando una campagna di raccolta fondi per la formazione, l'alloggio, la corretta alimentazione e l'allenamento delle atlete. Un impegno che avrebbe reso felice il papà Bob, dice lei, un sogno diventato realtà all'ultimo rigore della sfida-qualificazione contro Panama.