Un altro caso Balotelli, stavolta in Ucraina. Taison e Dentinho dello Shakhtar sono stati vittime di cori razzisti nel match contro la Dinamo Kiev. Taison ha reagito rivolgendo il dito medio e scagliando il pallone contro i tifosi avversari. Poi è scoppiato in lacrime assieme al compagno
Ancora un brutto episodio di razzismo nel mondo del calcio. Esattamente a una settimana di distanza da quanto accaduto allo stadio Bentegodi di Verona, dove alcuni tifosi dell'Hellas avevano rivolto cori razzisti nei confronti di Mario Balotelli, lo stesso è accaduto in Ucraina durante il big match tra Shakhtar Donetsk e Dinamo Kiev terminato 1-0 per i padroni di casa. Oggetto degli insulti sono stati i due brasiliani dello Shakhtar, Taison e Dentinho, beccati per tutta la partita dai sostenitori della Dinamo. Al 75', però, Taison non ce l'ha fatta più e ha reagito. All'ennesimo coro proveniente dal settore ospiti l'attaccante è letteralmente esploso di rabbia e ha rivolto il dito medio al pubblico della Dinamo Kiev. Poco dopo ha scagliato con forza il pallone verso i tifosi avversari, proprio come aveva fatto Balotelli a Verona. Infine è scoppiato in lacrime, così come il compagno di squadra Dentinho. I giocatori avversari, evidentemente scossi, hanno cercato di consolare i due brasiliani, mentre i compagni dello Shakhtar decidevano di lasciare il terreno di gioco. Dopo un breve stop, però, il gioco è ripreso. E Taison? E' stato espulso per la sua reazione...
Lo Shakhtar: "Basta razzismo, è inaccettabile"
Dopo l'episodio il club ucraino ha emesso una nota ufficiale per chiedere sanzioni severe contro chi si rende protagonista di manifestazioni di natura razzista: "L'FC Shakhtar - si legge sul sito della società - si oppone categoricamente a qualsiasi manifestazione e forma di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e qualsiasi intolleranza correlata. Non ci può essere giustificazione per coloro che insultano altre persone a causa del loro colore della pelle, delle loro credenze religiose o politiche. Questo tipo di comportamento è inaccettabile in tutti i paesi civili e in ogni lega calcistica. La UEFA impone le sanzioni più severe ai club e alle federazioni per il comportamento razzista dei tifosi.
Tali episodi umilianti causano dolore e delusione alla grande famiglia calcistica dell'FC Shakhtar. Condanniamo questo tipo di comportamento del pubblico, esprimeremo sempre il supporto e proteggeremo i nostri giocatori. Chiediamo alle autorità e ai club di fermare il razzismo negli stadi".
Il messaggio di Taison: "Continuerò a lottare"
Nelle ore successive all'accaduto Taison si è voluto sfogare anche a parole. Lo ha fatto postando sul proprio profilo Instagram un lungo messaggio con il quale ha sottolineato l'intenzione di continuare a lottare contro il razzismo: "Amo la mia razza - ha scritto il brasiliano -, combatto per il mio colore, tutto ciò che faccio è per noi, per amore... Non starò mai zitto di fronte a un atto così disumano e spregevole! Le mie lacrime erano di indignazione, ripudio e impotenza, impotenza per non poter fare nulla in quel momento! Ma ci viene insegnato presto ad essere forti e a combattere per i nostri diritti e per l'uguaglianza! Il mio ruolo è lottare, battermi il petto, sollevare la testa e continuare a combattere sempre! In una società razzista, non è sufficiente non essere razzisti. Dobbiamo essere antirazzisti! Il calcio ha bisogno di più rispetto, il mondo ha bisogno di più rispetto! Grazie a tutti per i messaggi di supporto! Continuiamo a lottare. No al razzismo".