Esordio sull'edizione torinese del Corriere della Sera per l'ex centrocampista di Juventus e Nazionale: ha scritto un articolo su Silvia Romano, la cooperante milanese tenuta sotto sequestro in Somalia da un gruppo islamista legato ai jihadisti di Al-Shabaab. Dopo i suoi commenti su temi di attualità sui social, ecco una nuova veste professionale per l'ex bianconero
Nuova esperienza professionale per Claudio Marchisio. Dopo aver annunciato il suo ritiro dal calcio giocato a inizio ottobre all'età di 33 anni, l'ex centrocampista di Juventus, Empoli e Zenit ha avviato una collaborazione con l'edizione torinese del Corriere della Sera.
Una veste inedita per Marchisio, che per il suo esordio sulla carta stampata ha scritto un articolo su Silvia Romano, la cooperante milanese 24enne che il 20 novembre 2018 è stata sottratta alla sua attività umanitaria a Chakama, un villaggio a 80 chilometri da Malindi, in Kenya, e che secondo le ultime notizie emerse dell'indagine della Procura di Roma e dei carabinieri del Ros sarebbe tenuta sotto sequestro in Somalia da un gruppo islamista legato ai jihadisti di Al-Shabaab.
Nell'articolo a pagina 7 dell'edizione del 21 novembre, dal titolo «Il mio impegno per il ritorno di Silvia, il suo altruismo più forte della paura», Marchisio si riferisce a Francesca ed Enzo, genitori di Silvia Romano, e inizia la sua riflessione con queste parole: "Speranza. Quella che ci spinge a resistere, a lottare e a non arrenderci". Attacco ripreso anche in prima pagina, posizionato in spalla.
Dopo l'addio al calcio, l'ex centrocampista aveva iniziato a utilizzare con grande costanza i social network per commentare i fatti di cronaca e le questioni di attualità, evidenziando un notevole spessore umano e intellettuale. Ora le sue opinioni non resteranno più confinate sulla timeline di Twitter o di Facebook, ma avranno spazio anche sulla carta stampata.