Lo Special One ha spiegato le ragioni del suo nuovo look: "Una mattina mi sono svegliato con dei capelli talmente arruffati che ho deciso di andare dal parrucchiere per levare tutto. Adesso spero che ricrescano". Infine, una battuta su Eriksen: "Lo abbiamo perso ma in modo intelligente"
Josè Mourinho è abituato a sorprendere. Lo fa sul campo, in conferenza stampa ma non solo. Il suo Tottenham ha vinto le ultime due partite giocate in Premier contro Norwich e City, motivo per cui al portoghese è tornato il sorriso (neanche un successo a gennaio). Chissà se gli torneranno anche... i capelli: "Spero che ricrescano", ha detto con il sorriso lo stesso Special One ai microfoni di Sky Sports. Già, l'ultima trovata riguarda il look, con l'allenatore che è comparso davanti alle telecamere totalmente rasato a zero. Il motivo? Beh, niente di clamoroso, anzi: "Ogni tanto mi piace provare qualcosa di nuovo e sperimentare - ha spiegato - delle volte vuoi semplicemente sentire un senso di freddezza sulla testa. In questo caso, invece, è stato un po' diverso. Sono andato a letto e, quando mi sono svegliato, mi sono accorto che avevo i capelli terribilmente arruffati. Allora sono andato dal parrucchiere e gli ho detto di togliere tutto". Storie di vita quotidiana, anche per chi è sempre stato definito speciale. Nel frattempo, tornando al campo, il portoghese sta già pensando alla sfida contro il Lipsia in Champions. Per questo il portoghese si è goduto direttamente dall'Allianz Stadium il big match contro il Bayern, terminato 0-0: "Vedere dal vivo l'avversario è per me molto importante – ha spiegato – riesco a vedere alcuni dettagli che la televisione e i video non possono darmi".
"Abbiamo perso Eriksen ma in modo intelligente"
Mourinho, intervistato da SkySports, ha parlato anche del suo momento al Tottenham, smentendo le voci che lo vorrebbero infelice nel club londinese: "Siamo in corsa in tre competizioni e l’umore è alto. Al contrario delle falsità dette da chi vuole finire sui giornali, sono molto felice al Tottenham. Mi conoscete bene e abbastanza per capire che sono felice. È difficile? Sì certo, ma se fosse stato facile non sarebbe stato un lavoro per me". Mou affronta anche la cessione di Eriksen e lo fa nel suo stile: "Tenere i giocatori forti che hai è più importante che comprarne di nuovi. Secondo me dobbiamo andare in questa direzione. Abbiamo perso Eriksen, ma grazie al nostro Presidente, lo abbiamo fatto in modo intelligente, cedendolo per una somma importante che abbiamo potuto investire su giovani come Bergwijn e Lo Celso. Spero che succederà lo stesso nel futuro, è vero che tutti noi allenatori tendiamo a desiderare giocatori più forti e una rosa più lunga ma questa è un po’ la nostra natura". Infine, uno sguardo alla Champions e al suo momento personale: "Sono abituato a fare qualche settimana di vacanza, ma prima di arrivare al Tottenham ho fatto dieci mesi fermo. Una cosa nuova per la mia carriera, infatti ora non sono per niente stanco. So quanto sarà importante la partita contro il Lipsia in Champions, avevo due giorni liberi e sono andato a Monaco a vederli contro il Bayern. È questo il momento di lavorare: meglio lavoreremo adesso, meglio staremo in estate. Dobbiamo curare ogni dettaglio per rendere al meglio e per i giocatori adesso la cosa più importante era avere qualche giorno libero per recuperare a livello fisico e mentale. Per loro, non per me. Per aiutare la squadre io devo fare il mio lavoro al meglio possibile".