Coronavirus, Spadafora: "Società e federazioni come medie imprese, fondo per dare 100 mln"

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Il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport spiega le misure contenute nel nuovo Decreto: "Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, Associazioni e società sportive dilettantistiche avranno lo stesso trattamento delle piccole e medie imprese: saranno garantiti integralmente 100 milioni di euro di finanziamenti a tasso zero per i soggetti sportivi che non possono accedere al Fondo centrale di Garanzia per le PMI"

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Il Governo ha annunciato un nuovo Decreto per l'emergenza coronavirus, stanziando 400 miliardi. Misure che riguardano anche il mondo dello sport e che Vincenzo Spadafora, Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, ha spiegato nei dettagli: "Molte realtà sportive stanno affrontando una crisi senza precedenti. Difficoltà enormi per il pagamento dell’affitto, delle bollette, degli stipendi, del cibo per gli animali o per la manutenzione del proprio impianto - ha detto il Ministro -. Sin dall’inizio della pandemia il mio primo obiettivo è stato evitare che anche una sola realtà dovesse chiudere a causa dello stop imposto dalla quarantena, perché lo sport è linfa del nostro territorio. Il modo migliore per celebrare la Giornata internazionale dello sport è mettere in atto azioni concrete. Per la prima volta Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, associazioni e società sportive dilettantistiche avranno lo stesso trattamento delle piccole e medie imprese. Con il Decreto appena approvato, infatti, sono stati creati presso l’Istituto di Credito Sportivo, all’interno del Fondo di Garanzia e del Fondo Contributi Interessi per l’impiantistica sportiva, i rispettivi Comparti per operazioni di liquidità. Questi strumenti garantiranno integralmente 100 milioni di euro di finanziamenti a tasso zero per i soggetti sportivi che non possono accedere al Fondo centrale di Garanzia per le PMI. I nuovi strumenti affidati all’ICS consentiranno di ridurre tempi e oneri per chi ha necessità di liquidità, al fine di poter ripartire con le attività e valorizzare la funzione etica, civile e sociale dello sport”.

Conte: "Stanziati 400 miliardi per le nostre imprese"

Le nuove misure, ovviamente, non saranno legate solo allo sport. "Con il Decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell'export: una potenza di fuoco - ha spiegato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte -. Non ricordo un intervento così poderoso nella storia della nostra Repubblica per il finanziamento alle imprese, una cifra enorme. Compresi quelli emessi con il CuraItalia arriviamo a 750 miliardi, quasi la metà del nostro Pil. Abbiamo adottato uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di rilievo strategico. Attraverso il potenziamento del golden power, infatti, potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma anche in quelli assicurativi, creditizi, finanziari, acqua, salute e sicurezza. È uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all'interno dell'Ue". E a proposito di Unione Europea ha aggiunto: "Il Mes è assolutamente inadeguato, gli Eurobond invece sono la soluzione, una risposta seria, efficace, adeguata all'emergenza. Su questo io e Gualtieri siamo pienamente d'accordo anche se qualche retroscenista a volte descrive posizioni differenziate". Conte è poi tornato sui dettagli del Decreto: "Lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito - ha detto. Potenzieremo il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI e aggiungeremo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende. Abbiamo deliberato, inoltre, la sospensione di vari pagamenti fiscali e contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio. Quando tutto sarà finito ci sarà una nuova primavera, presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici".

"Somme dell'Inps potrebbero arrivare prima del 15 aprile"

Il Premier, successivamente, è tornato sul Decreto Cura Italia: "Ci siamo subito adoperati perché tutti possano avere quanto prima le somme che abbiamo previsto nel dl Cura Italia - ha continuato -. C'è stato un sovraccarico, come è noto, nel sistema informatico dell'Inps, ma mi assicurano che si stanno avvantaggiando per evadere le richieste quanto prima. Avevo chiesto a tutti di fare uno sforzo collettivo perché le erogazioni possano avvenire anche prima del 15 aprile. Fosse per me inserirei una modifica alla Costituzione con il diritto all'accesso alle reti info-telematiche. Il concetto della libertà sostanziale è nell'art. 3, secondo il quale compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Oggi lo strumento di partecipazione più efficace è l'accesso a internet".

"Restrizioni? Serve ancora sacrificio"

Il Presidente del Consiglio si è soffermato anche sulla quarantena e le relative restrizioni: "Sarebbe irresponsabile andare in giro e allentare la fiducia e la responsabilità a Pasqua - ha spiegato -. Pasqua significa passaggio dalla schiavitù e anche riscatto: speriamo che possa portarci questa libertà. Io vivo questa festività con fede, come redenzione. Speriamo che in una versione più laica sia un passaggio verso un definitivo riscatto. Confidiamo che la curva epidemica sia sotto controllo o discendente e ci consenta di programmare una fase successiva, in cui cercheremo di raccogliere le forze per proiettarci verso la rinascita. Dovremo sicuramente continuare a osservare la regola delle distanze e fare sacrifici ancora per un po'. Dopo questa fase verranno più in evidenza protocolli di sicurezza a tutti i livelli, sia per il camminare per strada o prendere i mezzi di trasposto, sia per andare nei luoghi di lavoro. Già abbiamo adottato protocolli di sicurezza, con le aziende, molto rigorosi. I leader europei hanno espresso ammirazione per la forza e la resilienza del nostro Paese".

"Lavoriamo per un Dl sociale"

Conte ha, infine, terminato il suo intervento parlando di possibili manovre future e tornando sulla gestione dell'emergenza nella regione Lombardia: "Stiamo lavorando per un intervento molto più corposo da realizzare già questo mese, con un approccio sistemico per tutte le categorie in sofferenza - ha affermato -. Questa è un'emergenza non solo sanitaria, ma anche economica e sociale. Il dl di aprile conterrà strumenti di protezione sociale, sostegno alle famiglie e ai lavoratori, soprattutto quelli più in difficoltà. Alzano e Nembro mancate zone rosse? Non voglio polemiche né ricercare le responsabilità di altri. Ho bisogno della collaborazione di tutti, governatori e sindaci. Mi è stato chiesto se il governatore della Lombardia poteva assumere ordinanze più restrittive e abbiamo risposto che non abbiamo impedito di farlo, lo hanno fatto altri governatori. Non voglio imputare o scaricare responsabilità. Con la zona rossa estesa a tutta la Lombardia riteniamo di aver assunto una decisione più rigorosa: ho articolato una nota molto puntuale con cui ho ricostruito quei giorni dal punto di vista del governo nazionale. Ci sarà poi il tempo per giudicare e io non mi sottrarrò. Ora è il momento della concentrazione e del coraggio per uscire dall'emergenza tutti insieme".