Maturità, come cambia l'Esame dopo il decreto del Governo
il decretoCon il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri, entrano in vigore le nuove norme per l'Esame di Stato del prossimo giugno: ecco come cambierà la Maturità ai tempi del coronavirus per migliaia di studenti
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge che contiene le norme relative agli Esami di Stato e alla valutazione degli studenti per l’anno scolastico 2019/2020, provvedimenti che tengono conto dell’emergenza coronavirus. Il decreto, che ora sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per poi essere convertito dal Parlamento, mette in sicurezza l’anno scolastico 2019/2020 e traghetta le scuole verso il 2020/2021. Secondo fonti del Miur, saranno circa 460mila gli studenti che affronteranno il prossimo giugno la Maturità.
Maturità 2020, come si svolgerà l'Esame di Stato
Quest’anno tutti avranno la possibilità di sostenere le prove dell'Esame finale, tenuto conto del periodo dell’emergenza. I crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno. Il decreto indica, poi, una doppia possibilità. Se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio, ci sarà un esame con commissione interna. La prima prova, Italiano, sarà preparata dal Ministero. La seconda, quella diversa per ciascun indirizzo, sarà predisposta dalle commissioni. Poi ci sarà l’orale. Se non si rientra a scuola, è previsto il solo colloquio orale. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.
Azzolina: "Valutazione seria e coerente"
Così la Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina: "Con il decreto approvato facciamo un altro passo avanti e tracciamo la strada per accompagnare la scuola fino in fondo a questo anno scolastico e per cominciare a disegnare il prossimo, che ne rappresenterà una naturale prosecuzione - ha spiegato -. Tutto ciò che è stato fatto sarà valorizzato. Quel che non si è potuto fare per difficoltà oggettive sarà recuperato, nell’interesse degli studenti e dei bambini - conclude Azzolina -. Mettiamo al centro i diritti dei ragazzi. Nessuno sarà lasciato indietro. Ci sarà una valutazione seria e coerente con quanto svolto durante tutto l’anno”.