La Procura di Madrid denuncia Ancelotti per evasione fiscale

Calcio

Secondo la denuncia, l'allenatore italiano avrebbe evaso oltre un milione di euro durante il suo biennio al Real Madrid. "Ancelotti - spiega la Procura di Madrid - avrebbe utilizzato una serie di società per evitare al fisco di conoscere il beneficiario dei compensi derivanti dai diritti d'immagine"

La Procura della Provincia di Madrid ha denunciato Carlo Ancelotti per evasione fiscale. Come si legge nelle comunicazioni ufficiali, infatti, l'attuale manager dell'Everton avrebbe commesso due reati nei confronti del Ministero del Tesoro spagnolo nel periodo in cui è stato, tra il 2013 e il 2015, allenatore del Real Madrid, non versando oltre un milione di euro al fisco spagnolo. Nel dettaglio, il mister emiliano avrebbe regolarmente pagato le tasse per ciò che riguarda il compenso ricevuto dal club Blancos ma non per i suoi diritti d'immagine. Secondo l'accusa, Ancelotti "con l'intenzione di eludere irragionevolmente i suoi obblighi nei confronti del fisco" avrebbe utilizzato una rete complessa di società al fine di impedire all'Agenzia delle Entrate di conoscere il beneficiario dei compensi derivanti dallo sfruttamento dei diritti di immagine, in modo tale che né lui né nessuna delle suddette società - alcune con sede in paradisi fiscali - avrebbero dovuto pagare le tasse per gli importi elevati ricevuti.

L'allenatore, spiega la denuncia, ha firmato il 1° luglio 2013 un contratto privato in cui ha apparentemente trasferito i suoi diritti di immagine alla società Vapia Limited per un periodo di dieci anni e per un prezzo di acquisto di 25 milioni di euro. Il giorno dopo, la stessa società ha nominato Ancelotti delegato "concedendogli il massimo potere d'azione per gestire i diritti di immagine in cambio di un importo di 1 euro". Successivamente è stato stipulato un allegato che ha modificato la durata del rapporto contrattuale a tre anni e il prezzo di acquisto è stato ridotto a 1 milione di euro annuali, senza che il mister abbia ricevuto alcun compenso per questi cambiamenti. Tre giorni dopo, il 4 luglio 2013, il contratto per i diritti d'immagine di Ancelotti è stato trasferito a un'altra società, rivelatasi poi la Vapua LLP.  L'allenatore ha ricevuto una serie di importi derivanti da partecipazione a eventi, ma "né lui né alcuna delle società apparentemente titolari dello sfruttamento dei suoi diritti di immagine - ha concluso la Procura -, hanno dichiarato gli importi relativi in qualsiasi parte del mondo".

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