Rostov Krasnodar: in Russia 18 minuti di recupero a causa del Var

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Nelle scorse settimane ha schierato una squadra di 17enni (perdendo 10-1), adesso il Rostov è nuovamente protagonista di un episodio singolare nel campionato russo: la rete del pari contro il Krasnodar è arrivata al 101' su rigore dopo che l'arbitro ha concesso ben 18 minuti di recupero a causa delle tante interruzioni Var

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Una partita infinita, ma nel vero senso della parola. Perché quando il quarto uomo ha alzato la lavagnetta luminosa per indicare il recupero, in molti hanno pensato a un errore. E invece no, tutto corretto: 18 minuti di recupero! Un vero e proprio extratime quello assegnato da Vitaly Meshkov, arbitro della sfida tra Rostov e Krasnodar, rispettivamente quarta e terza forza del campionato russo. Un recupero extralarge dovuto alle tantissime chiamate del Var, due avvenute oltre il 90esimo minuto e in entrambi i casi per un rigore dubbio a favore del Rostov. Il primo non assegnato, il secondo invece sì dopo il consulto al monitor. Un penalty realizzato da Popov al minuto 101 di gioco che ha permesso alla squadra allenata da Valeri Karpin di pareggio il match, terminato sul risultato di 1-1.

Rostov ancora protagonista: prima i ragazzini, ora il Var!

Un episodio davvero singolare che ha nuovamente avuto come protagonista il Rostov. Lo scorso 19 giugno, infatti, la squadra è stata al centro delle cronache sportive per aver perso per 10-1 contro il Sochi in campionato, dopo essere scesa in campo con una formazione composta quasi esclusivamente da 17enni (età media 17.2) visto che i calciatori della Prima squadra erano stati messi in quarantena per via della positività di alcuni di loro al Covid-19. Prima questo episodio, adesso il recupero record dovuto al Var: a vedere le partite del Rostov difficilmente si corre il rischio di annoiarsi.

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