Juventus, Pirlo: "Vincere da allenatore è più bello, critiche? Parleranno i risultati"

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da juventus.com

L'allenatore della Juve si gode il suo primo trofeo: "Meglio che da giocatore, era importante far vedere che non siamo quelli scesi in campo contro l'Inter. Sono abituato alle critiche ma penso solo a lavorare. Mi dispiace per Rino ma ora facciamo un altro lavoro e siamo su due panchine importanti"

C'è grande soddisfazione negli occhi di Andrea Pirlo che conquista il primo trofeo della sua carriera di allenatore e riscatta la prova opaca della sua squadra contro l'Inter in campionato: "Alzare il primo trofeo da allenatore è diverso, è ancora più bello che da giocatore perché si allena una squadra così prestigiosa e di ha una responsabilità più grande - dice - Era importante vincere dopo la sconfitta con l’Inter, dovevamo mostrare il nostro orgoglio. Rino? Mi dispiace per lui ma ormai facciamo un lavoro diverso, siamo due allenatori su due panchine importanti".

"Non siamo quelli visti contro l'Inter"

Come già spiegato, Pirlo si sofferma sulla voglia di riscatto dopo il derby d'Italia e le critiche ricevute dalla sua squadra: "Volevamo dimostrare che non eravamo quelli dell’altra sera, ci voleva una gara di squadra e sacrificio e quando si entra in campo così si riesce a ottenere qualcosa".

"Arthur ha dimostrato il suo valore"

Buone le prove, in particolare, di Cuadrado rientrato in extremis dopo il Covid e di Arthur: "Cuadrado per fortuna non ha avuto sintomi e ha potuto lavorare a casa, complimenti a lui che è riuscito a durare fino alla fine - prosegue - Arthur ha sempre giocato quando è stato bene, ha avuto un inizio difficile perché si era allenato poco, poi ha avuto un infortunio ma adesso sta bene e stasera ha dimostrato il suo valore, è un giocatore importante che ci dà qualità in possesso e ce lo teniamo stretto".

"Critiche? Parleranno i risultati"

E in conclusione: "Critiche? Non ne meritavamo così tante dopo l'Inter ma fanno parte del gioco. Io sono abituato, ho avuto una carriera lunga fatta anche di alti e bassi, penso a lavorare tutti i giorni, penso di avere una squadra forte e una società solida. Quando inizi ad allenare dal niente e poi vai alla Juve è normale ci siano critiche, poi i risultati parleranno per me e per la squadra".

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