Maradona, 35 anni fa gol del secolo e mano de Dios in Argentina-Inghilterra

l'anniversario

Vanni Spinella

Due gol storici, che portano addirittura un "nome", segnati nel giro di pochi minuti nel corso della stessa partita. Protagonisti la mano e il piede più famosi della storia del calcio, esattamente 35 anni fa

I due gol più famosi nella storia del calcio, segnati nel corso della stessa partita. Meglio: nel giro di 5 minuti. Possibile? Se ti chiami Diego è uno dei miracoli calcistici di cui puoi essere capace, dividendo il mondo prima e riunendolo poi. Accadde esattamente 35 anni fa, il 22 giugno del 1986, e probabilmente non c’è nemmeno bisogno di descriverli per l’ennesima volta: il fatto che entrambi abbiano un loro “nome”, cosa piuttosto rara per un gol, dice già tutto. Mano de Dios. Gol del siglo. C’è da aggiungere altro?

La mano de Dios

Argentina-Inghilterra, quarti di finale del Mondiale 1986, quello che Maradona – anche grazie a giocate come queste – vincerà praticamente da solo. Il primo gol è l’anti-gol per eccellenza: perché segnare con la mano va contro la più basilare regola di un gioco che si pratica con i piedi, perché Maradona ci aggiunge il teatrino allestito ad arte per ingannare l'arbitro, richiamando a sé i compagni rimasti fermi: "Venite ad abbracciarmi, o l'arbitro non lo convaliderà".
 

Diego lo giustificherà tirando in ballo Dios, nella sua interpretazione giudice supremo di un conflitto, quello tra Argentina e inglesi, che andava oltre il campo di calcio, estendendosi fino alle isole Falkland/Malvine con la guerra tra i due stati terminata appena 4 anni prima.

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Il gol del secolo

Non vi sta bene? Perfetto: allora guardate cosa posso fare con i piedi. E quasi a volersi far perdonare la furbata di poco prima, Diego inizia la sua danza a centrocampo, saltando inglesi come birilli e ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta (perché a volte non ci sono parole per descrivere quello che si sta vedendo), il “genio del calcio mondiale” in “una corsa memorabile”, si trasforma in “aquilone cosmico”, venuto da chissà quale pianeta con il suo sinistro extraterrestre. Redenzione immediata: tutti d'accordo, è lui il più grande.

Solo dopo, tornati sulla Terra, abbiamo iniziato a vivisezionare quel gol, contandone i tocchi (12, tutti col sinistro), i metri percorsi (62, in 10 secondi), gli avversari seminati (6, e nessuno che lo stenda! Il Calcio ringrazia). Solo dopo abbiamo pensato che a Maradona, in fondo, si poteva perdonare praticamente tutto, anche il colpo più sleale che si possa immaginare su un campo di calcio. La mano e il piede più famosi della storia del calcio. Certi brividi non conoscono il passare del tempo.

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