Gravina: "Rivoluzione campionati, ho proposto fusione tra B e C dal 2024-25"

Calcio

Il presidente della Figc al termine del consiglio federale: "Riforma campionati? Più che cambio format sarà rivoluzione, tre livelli di professionismo non sono più sostenibili. Ho proposto fusione tra la B e la C dal 2024-25, mentre dal 2022-2023 ci sarà una C Elite e un D elite". Sulla situazione riammissioni e ripescaggi si aspetterà il pronunciamento del Tar

"È tempo di cambiare per dare una prospettiva di lungo termine al calcio italiano”. È questo il pensiero espresso dal presidente della Figc Gabriele Gravina durante il Consiglio federale, nel quale sono stati affrontati come argomenti principali quello relativo alla riforma dei campionati e alle domande di riammissione e di ripescaggio. "Serie A a 18 o 20 squadre? Parlare di numeri non mi affascina", ha esordito Gravina. Che sulla riforma dai campionati ha poi aggiunto: "Prevede non solo un cambio di format. Parliamo di una vera e propria rivoluzione con un impatto a livello di sostenibilità e stabilità del sistema. Tre livelli di professionismo non sono più sostenibili. Ho proposto una fusione tra la Serie B e la Serie C dal 2024/25 per arrivare a condizioni di sostenibilità migliori del sistema". A novembre si svolgerà un'Assemblea straordinaria della Figc per aggiornare lo Statuto e il progetto, sviluppato su più annualità, prevede la creazione, a partire dalla stagione 2022/23, di una C Elite e di una D Elite, "per aggredire una delle criticità economiche più grandi del sistema: il salto di categoria".

La Serie A lavora al cambio format: i 4 scenari

Come si evince dalle ultime assemblee di Lega, la Serie A è al lavoro per un cambio di format. "Calcio e Finanza" è entrato in possesso di uno studio a opera proprio della Lega Serie A che contiene le "prime riflessioni su possibili format alternativi per il campionato di Serie A". Nel documento viene analizzato con attenzione anche il punto relativo "ai possibili scenari ipotizzabili nell’ipotesi di cambiamento di format della Serie A analizzando i punti di attenzione e i possibili benefici per i club". Ragionamenti questi che portano – come si legge su Calcio e Finanza – a 4 scenari: dal mantenimento del format attuale a 20 squadre fino a un campionato a 16 club, passando per un format a 18 squadre con playout tra la penultima di A e la seconda di B e playoff tra le top 4,  fino a un format a 18 squadre, ma con i soli playout e senza playoff. La stagione 2021/2022 dovrebbe essere – si legge nel documento – l’ultima con il format attuale, mentre le stagioni 2022/2023 e 2023/2024 saranno di transizione fino alla "nuova Serie A" che dovrebbe prendere il via nel 2024-2025.

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I 4 scenari

Situazione riammissione e ripescaggi in B e C

Il consiglio ha dato delega al presidente federale, insieme ai presidenti delle componenti, per procedere al completamento delle vacanze di organico attese le motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni e le eventuali impugnazioni al Tar con richiesta di provvedimento monocratico. "Non conoscendo le motivazioni del Collegio abbiamo deciso di aspettare", ha dichiarato Gravina nella conferenza stampa post Consiglio Federale. Per quanto riguarda il campionato di Serie B,  il Coni – ricordiamo – ha bocciato il ricorso del Chievo Verona (che ha già annunciato il ricorso al Tar, così come le altre squadre non iscritte in C, l’unica in dubbio è solo la Casertana) avverso all’esclusione, indicando il Cosenza quale società con priorità per la riammissione al campionato di Serie B. In Serie C, invece, eccezion fatta per la Paganese – che resta quindi in C – sono stati bocciati tutti gli altri ricorsi presentati, con Novara, Carpi, Casertana e Sambenedettese escluse dai campioni professionistici. "A seguito della rinuncia della Società Gozzano, attesa la relazione della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi e della Covisoc, il Consiglio ha deciso di ammettere in Serie C l’AZ Picerno. -  si legge nel sito della Figc – Successivamente, il Consiglio ha votato all’unanimità di ammettere in sovrannumero in Serie D la rinunciataria Gozzano tenuto conto della straordinarietà della situazione determinatasi a causa della pandemia da Covid-19".

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Gravina: "Inapplicabile limite 50% capacità stadi"

Gravina ha sottolineato come la FIGC, raccogliendo le istanze delle Leghe, abbia avanzato al Governo la richiesta di valutare il distanziamento a scacchiera nelle regole per il riempimento degli stadi al 50% previsto dall’ultimo DPCM. "Riteniamo non soddisfacente il limite del 50% perché inapplicabile, il nostro distanziamento sociale non permette di occupare un seggiolino si e uno. Abbiamo chiesto al Governo di valutare la possibilità dell'occupazione a scacchiera", ha aggiunto il numero uno della Federazione. In merito alla possibile obbligatorietà del Green Pass per i tesserati del mondo del calcio, Gravina si è espresso così: “Deve considerare tutti: non solo i tifosi anche i calciatori. La nostra proposta è in linea con quanto prevede il Governo italiano. Il nostro protocollo ad esempio è più severo e la Federazione valuterà nell'agevolare la campagna vaccinale e in seguito se sarà il caso di adottare provvedimenti di obbligatorietà al vaccino per i tesserati. Dire che chi non ha il vaccino non potrà svolgere una determinata attività credo sia giusto da valutare". Novità importante anche sul capitolo Var: "Nella sua informativa, il segretario generale Marco Brunelli ha poi annunciato che è stata completata la formazione degli arbitri VAR e AVAR per attivare la tecnologia anche nel campionato di Serie B e di conseguenza il Consiglio ha approvato all’unanimità la delibera che certifica l’avvio dalla prima giornata della stagione 2021/2022", si legge nel sito ufficiale della Figc.