I gol più belli visti su Sky Sport nel weekend vol 2

Calcio

Daniele Manusia

L'incredibile pallonetto di Haaland, il gran gol di Guerreiro, il colpo di tacco geniale di Mastinu e altri reti da leccarsi i baffi dall'ultimo weekend di calcio europeo e italiano

Questa rubrica è appena iniziata, ma già il Borussia Dortmund sembra voler monopolizzare gli spazi disponibili. La squadra di Marco Rose gioca solo partite pazze, segnando spesso gol spettacolari. Certo è più facile quando hai un calciatore come Haaland, capace di segnare un pallonetto difficile anche solo da immaginare. Per il resto questa settimana ci fa accorgere che la bellezza dei gol è universale e può essere nascosta anche in campionati di cui si parla meno, come la nostra Serie B.  

 

Raphael Guerreiro al volo 

Raphael Guerreiro è stato uno dei primi terzini-registi a spuntare come un fiore. Forse ha avuto uno sviluppo meno eccezionale rispetto ad altri arrivati dopo di lui, fisicamente più dominanti. Guerreiro non è uno di quei terzini che può spaccare una fascia con le sue corse, ma ha una sensibilità nel piede sinistro da trequartista, calcia benissimo sia da fermo che in situazioni di gioco. Qui si ritrova il pallone addosso dopo un’azione in cui il Borussia Dortmund ha concentrato troppi giocatori in uno spazio troppo stretto. Intorno a Guerreiro, tra compagni e avversari, ci sono sette persone. Il portoghese controlla quasi casualmente con la pancia e visto il rimbalzo ideale non ci pensa due volte nonostante la calca e la posizione defilata. Con un tiro di collo esterno eccezionale -  guardate la cordinazione, come si gira col bacino per trovare l’impatto migliore - va a infilare il pallone all’incrocio lontano. Un gol splendido, di quelli in cui il rumore del pallone calciato deve essere molto simile a una bottiglia di champagne aperta con una sciabola. 

 

Haaland con gli occhi dietro la testa

L’opportunismo non è solo un istinto, o un sesto senso, come si dice di solito per i grandi attaccanti. Ma anche un rapporto profondo con tutto quello che succede in campo, un calcolo inconsapevole, subconscio, irrazionale, che neanche un supercomputer potrebbe eseguire nelle frazioni di secondo necessarie ad eseguire gesti tecnici come questo di Haaland. Basta aver visto il portiere in uscita con la coda dell’occhio per pensare un pallonetto di questo tipo? È un’idea alla portata di tutti i giocatori tecnici e forti fisicamente (perché va tenuto il difensore alle proprie spalle, e la palla va colpita al volo, cadendo, dopo esserci arrivato a tutta velocità) per segnare un gol del genere? No, l’impressione che si ha, vedendo questo genere di cose, è che ci voglia qualcosa in più. Quel qualcosa che ha permesso ad Haaland, oggi, di aver segnato un gol in più rispetto al numero di partite giocate con il Borussia Dortmund (68 in 67) e ben 11 nelle ultime 7 partite stagionali. Quel qualcosa che lascia pensare che Erling Braut Haaland non stia vivendo un buon momento passeggero, quanto piuttosto che ci troviamo di fronte un fenomeno unico, generazionale. 

 

Il tacco geniale di Giuseppe Mastinu

Se in Serie A ci siamo rifatti gli occhi con il magnifico gol di tacco di Lorenzo Pellegrini, la Serie B non ha voluto essere da meno. Giuseppe Mastinu vede oltre l’immaginazione, si infila su un cross già di suo improbabile, arrivato al volo dopo aver alzato con uno scavetto il pallone, e s’inventa una soluzione da campetto. Un colpo di tacco al volo, girandosi su se stesso, dando cioè le spalle al portiere e alla porta, in anticipo sul difensore avversario. Anzi, più che da campetto sembra uno di quei gol possibili solo a tedesca, quando si gioca senza avversari, con l’idea di fare gol al volo sempre più spettacolari.

 

La bomba sotto l’incrocio di Mota Carvalho

Il Monza ha acquistato Dany Mota dalla Juventus U23 per una cifra vicina ai 5 milioni di euro. È stato uno dei primi acquisti in cui la squadra di Berlusconi e Galliani ha mostrato la volontà di cambiare passo e puntare in maniera decisa verso la Serie A attraverso acquisti importanti a titolo definitivo di giocatori di talento. L’anno scorso non è bastato per superare l’ultimo ostacolo, ma quest’anno, nonostante una partenza lenta, l’obiettivo rimane lo stesso. Un obiettivo più facile da raggiungere con giocatori come Mota, in grado di spedire sotto l'incrocio un pallone tirando da fermo, da oltre 25 metri. Il giocatore portoghese non ha neanche bisogno di pensarci: un momento il pallone arriva tra i suoi piedi, quello dopo toglie la ragnatela dall’incrocio della porta avversaria. 

 

La freddezza di Kolo Muani

Magari il nome di Randal Kolo Muani non vi dice niente, se non la storia un po’ pruriginosa che lo coinvolse qualche anno fa, ma è un attaccante promettente, che in estate ha disputato i Giochi Olimpici con la Nazionale francese. Ha 23 anni e viene dalle giovanili del Nantes, non ha ancora trovato una grande prolificità in carriera. Questa rete contiene l’estetica del centravanti col sangue di ghiaccio, di fronte a difensori in preda all’ansia e alla concitazione. Che poi è una dimensione invisibile di questo gol. Vediamo il primo controllo di Muani, il tocco di suola e difensore e portiere crollare all’unisono, poi vediamo arrivare l’altro difensore. Vediamo crollare pure lui, alzare il collo e dibattersi come uno scarafaggio schienato, mentre Muani continua a passeggiare serafico per l’area, e poi tirare sul primo palo. Non riusciamo però a vedere, attraverso il video, il sangue freddo di Muani.