I gol più belli visti su Sky Sport nel weekend

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Daniele Manusia

La freddezza di Diogo Jota, il primo gol di Messi in Ligue 1 e altri grandi gol visti su Sky Sport

L’assist di trivela di Cancelo per il gol di Sterling

Da questa partita avremmo potuto inserire il gol di Rodri, un missile da 30 metri che si è infilato sotto la traversa nel tempo di un battito di ciglia. In quanto gol - cioè ultima giocata prima di battere il portiere - sarebbe stato più bello di questo tocco di controbalzo di Sterling , che è comunque notevole. Ma quello che viene prima, in questo gol, meritava di essere inserito in questa rubrica. Cancelo sta vivendo un momento di pura magia al City: oltre ad aver segnato 2 gol, questo "passaggio" per Sterling è già il sesto assist stagionale. Il portoghese riceve una palla sporca sulla trequarti, l’azione è praticamente ferma, i compagni si stanno riorganizzando per far ripartire un attacco posizionale, gli avversari tengono la linea. Dal nulla Cancelo vede una linea di passaggio, una soluzione che appare evidente e percorribile solo a lui e Sterling, che all’improvviso scatta alle spalle della difesa dell’Everton. A parole è anche facile: bisogna però eseguirla. Cancelo colpisce il pallone con l’esterno del collo destro - quella che chiamiamo trivela, un colpo che è in qualche modo patrimonio nazionale del Portogallo, visto che l’ha resa celebre Quaresma - e trova una traiettoria geniale, per un assist geniale. 

 

La freddezza di Diogo Jota 

Il Liverpool è una squadra semplicemente ingiocabile in queste settimane. Dopo i cinque gol al Manchester United, la squadra di Klopp ne ha segnati quattro all’Arsenal. I gol segnati in Premier sono 35, cinque in più del City secondo miglior attacco. Il grande momento si nota anche dalle giocate degli attaccanti del Liverpool. Il gol di Salah, ad esempio, arriva dopo una grande combinazione tra Jota, Mané e Salah. Quello che abbiamo scelto però è il gol del portoghese. Certo, l’errore di Nuno Tavares è evidente, ma la freddezza e l’eleganza di Diogo Jota in questo gol lo rendono speciale. Quattro tocchi per l’attaccante del Liverpool per liberarsi la strada in un’area di rigore affollata: uno stop orientato col sinistro, uno con l’interno destro per far fare brutta figura al tentativo di scivolata di Gabriel, una finta impercettibile prima di allungarsi il pallone con la punta sinistra per saltare Ramsdale, prima di infilare il pallone nella porta ormai vuota. 



Il primo gol in Ligue 1 di Messi

Avevamo paura che Messi non avrebbe più segnato? Oggi siamo un po’ più tranquilli: l’argentino sa fare ancora quello per cui è diventato il miglior giocatore al mondo. Forse non è neanche un gol così bello, forse ci sembra bello solo perché l’ha segnato Messi, un giocatore da cui non possiamo che aspettarci dei gol e quando non accade sembra ci sia qualcosa che non vada nel mondo. O forse al contrario è un gol bellissimo e non ci sembra così bello perché Messi l’ha fatto uguale almeno cento volte. Comunque Messi in purezza: controllo di sinistro, conduzione a piccoli passettini sempre tenendosi il pallone incollato al piede sinistro e poi conclusione a giro - forte e tagliata - che va a cercare l’angolo più lontano della porta, quello impossibile da raggiungere i portieri. 



Il tiro inaspettato di Trauco

Ogni tanto in Ligue 1 arrivano questi gol incredibili da giocatori inaspettati. Miguel Trauco terzino peruviano del Saint-Etienne aveva segnato un gol in 56 partite con la maglia della squadra francese. Ieri ha pensato bene di raddoppiare il suo bottino segnando questo gol abbastanza incredibile. Trauco riceve un passaggio un po’ sciatto, che controlla con il piatto sinistro - a mezza altezza. Allora il pallone gli rimane davanti, un po’ a rimbalzella come si dice in questi casi. Allora perché non tirare? Trauco però non tira la classica botta - dritta per dritta - colpisce il pallone di interno collo, dandogli una traiettoria strana, è quasi un tiro a giro, ma non sul secondo palo, sul primo. Il pallone si va a infilare beffardo all'incrocio, il portiere stupito più che battuto.  




Il gol di Okugawa, ma soprattutto l’azione di Wimmer 

Dopo il gol vanno tutti ad abbracciare Patrick Wimmer, come è giusto che sia. Con la maschera da Zorro per proteggere la faccia e un’azione travolgente, troverete poche cose migliori della sua giocata in questo fine settimana. Sciabola e fioretto: prima una lunga conduzione sulla destra, resistendo alla carica di due avversari, poi quando sembrava accerchiato, ormai sul punto di perdere palla, questo scavetto di punta esterna per servire il taglio di Masaya Okugawa. Poi l’attaccante dell’Arminia Bielefeld è bravissimo nel coordinarsi e girare il pallone alle spalle del portiere avversario: se però dovessimo dividere i meriti, saremo almeno a 80-20. 

 

Il sinistro dolce di Yonathan Cohen 

Yonathan Cohen è nato a Tel Aviv e fino allo scorso anno militava nel Maccabi, insieme a un altro centrocampista arrivato quest’anno nel calcio italiano, Dor Peretz, che di quella squadra era il miglior giocatore e oggi è nel Venezia. Cohen è un ebreo di origine aschenazita ed è noto soprattutto per la dolcezza del suo sinistro. Questo è uno di quei gol in cui restiamo appesi a chiederci se ci abbia davvero tirato oppure no, se non è stato quello un cross svirgolato sotto l’incrocio dei pali in una traiettoria impossibile per le mani del portiere. Ma, come sempre in questi casi, non vale la pena interrogarsi sulla veridicità di quello che vediamo ma solo apprezzare la perfezione della traiettoria, il portiere che si stira all’indietro e quasi si spezza, la convinzione di Cohen, che non dovrebbe farci dubitare un attimo, che ci ha tirato per davvero. Il gol ha prodotto una vittoria importante per il Pisa, che non vinceva dal 2 ottobre.

 

La bomba di Machin

Quasi tutti e cinque i gol di Monza-Como sono stati belli, e di sicuro lo sono stati entrambi quelli segnati da Dany Mota Carvalho, e in particolare il secondo, con un tracciante incrociato di sinistro su cui la rete quasi nemmeno ha vibrato. Ma è stata una partita da Monza, con una rimonta subita in pochi minuti, e infine tre punti rimediati con l’ennesima invenzione di un singolo chiaramente fuori scala per la categoria. José Machin aveva provato ad andare in Serie A, col Parma, ma non è stato ritenuto all’altezza. Tornato in Serie B, si è ingrigito, e forse per riflesso abbiamo capito cosa non funziona in lui. Se gli manca la continuità, non gli mancano certo le scintille per decidere qualsiasi partita in qualsiasi momento, come ha fatto con questo tiro di collo esterno.