Coronavirus in Italia: il bollettino dei contagi, i dati e le news di oggi
Nelle ultime 24 ore in Italia registrati 16.213 nuovi casi di coronavirus su 337.222 tamponi effettuati (tasso positività 4.8%), che portano il totale dei positivi da inizio emergenza a 5.405.360. I decessi sono stati 137, con il totale delle vittime nel Paese che sale a 135.778. I pazienti in terapia intensiva sono 987, 21 in più rispetto a ieri
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Tasso di positività al 4,3%. +13 ricoveri in terapie intensive, +150 reparti ordinari
Sono 566.300 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ieri in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato erano stati 697.740. Il tasso di positività è al 4,28%, stabile rispetto al 4% del giorno prima. Sono 966 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 13 in più nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 78. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 7.726, ovvero 150 in più rispetto a sabato
Ministero della Salute: ieri 24.259 nuovi casi e 97 morti
Sono 24.259 i positivi ai test Covid individuati ieri in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato erano stati 28.064. Sono invece 97 le vittime in un giorno, il giorno prima erano state 123.
UE accelera consegna di 20 milioni di dosi Pfizer
La Commissione europea ha concordato ieri con BioNTech-Pfizer di accelerare la consegna del suo vaccino anti-Covid negli Stati membri a partire dalle prossime settimane. Nel primo trimestre del 2022, la casa farmaceutica consegnerà ulteriori 20 milioni di dosi di vaccino (5 milioni a gennaio, 5 milioni a febbraio e 10 milioni a marzo), in aggiunta alle 195 milioni di dosi già programmate, per un totale di 215 milioni di dosi in consegna nei primi tre mesi dell'anno. Bruxelles e gli Stati membri hanno inoltre attivato una prima opzione per ordinare oltre 200 milioni di dosi nell'ambito del terzo contratto con BioNTech-Pfizer
Governo Gran Bretagna non esclude nuove restrizioni prima Natale
Il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, non ha escluso la possibilita' che il governo imponga ulteriori restrizioni in Inghilterra prima di Natale, per fermare la diffusione della variante Omicron del Covid-19. "Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi", ha detto. "Stiamo valutando la situazione, che e' molto volatile. Abbiamo visto che c'e' molto che ancora non sappiamo su questa variante Omicron", ha spiegato il ministro alla Bbc. "La realta' e' che c'e' molta incertezza", quindi "e' ora di essere piu' cauti", ha esortato Javid, dopo che il Regno Unito ha registrato ieri 90.418 nuovi casi di Covid, quasi il doppio di una settimana fa.