Guerra Ucraina, De Zerbi in Italia: "Il popolo ucraino ci sta dando una grande lezione"

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L'allenatore dello Shaktar Donetsk e il suo staff hanno finalmente raggiunto l'Italia dopo essere riusciti ad abbandonare l'Ucraina. L'allenatore: "Ringrazio Ceferin e Gravina. Il popolo ucraino ci sta dando una grande lezione". Il presidente della Figc: "Notizia che ci riempie di gioia, fondamentale il ruolo della Uefa e di Ceferin"

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Sospiro di sollievo per Roberto De Zerbi e i componenti italiani dello staff dello Shakhtar Donetsk, che sono usciti dall'Ucraina e ora sono rientrati in Italia. L'ex allenatore del Sassuolo era stato evacuato nella giornata di domenica da Kiev, dopo che era rimasto bloccato in hotel a causa dell'assedio dei russi. Il gruppo di otto italiani ha raggiunto in volo dall'Ungheria l'Italia. De Zerbi, dopo l'arrivo a Bergamo, ha parlato a Sky Sport: "La nostra paura a Kiev era di far soffrire i nostri cari a casa. Abbiamo fatto un lungo viaggio, prima 9 ore di treno poi con pullman diversi fino a Budapest. Devo ringraziare il presidente della Uefa Ceferin, è stato determinante e si è dimostrata una grande persona all'altezza della sua responsabilità. Ringrazio anche il presidente della Figc Gravina che ha fatto molto. Ma il mio pensiero è per il popolo ucraino. Non ci aspettavamo un attacco del genere. Stanno dimostrando un orgoglio e una dignità incredibile. Il popolo ucraino ci sta dando una grande lezione". Prima della partenza per l'Italia, in un video rilanciato dal club ucraino, l'allenatore e il suo staff hanno voluto mandare un messaggio: "Siamo felici di essere al sicuro, ma lo saremo davvero solo quando il popolo ucraino sarà libero"

Gravina: "Notizia che ci riempie di gioia, fondamentale ruolo dell'Uefa"

“È la notizia che tutti aspettavamo e che ci riempie di gioia – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – dallo scoppio della guerra in Ucraina sono stato in costante contatto con mister De Zerbi e gli altri italiani dello Shakhtar Donetsk per rassicurarli e coordinare la loro evacuazione. Un’operazione complessa che non si sarebbe potuta realizzare senza il supporto fondamentale della UEFA, nella persona del suo presidente Alexander Ceferin, che in queste ore si è speso incondizionatamente per garantire sicurezza ai componenti della famiglia calcistica internazionale in grave pericolo a causa della guerra”. Per De Zerbi e il suo staff è stato tutt'altro che semplice lasciare l'Ucraina. "Abbiamo viaggiato in treno, poi ci siamo spostati in minubus e infine in bus - spiega Carlo Nicolini, dirigente dello Shaktar, a Lapresse. Poi l'aereo per tornare in Italia: quattro giorni senza dormire e ora un viaggio del genere, un'odissea". Per sbloccare la situazione è stato necessario l'intervento di Figc e Uefa: "Gravina ha chiamato De Zerbi ed era in contatto con Ceferin, che imbeccato da Darijo Srna ha organizzato il tutto con l'aiuto della federcalcio ucraina".

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