Colombia, "sciopero armato" nel paese: l'Independiente Medellin non si presenta in campo

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La sfida del campionato colombiano si sarebbe dovuta disputare stanotte, ma la squadra ospite - dopo il doppio rifiuto della Lega alla richiesta di spostamento della sfida - ha comunicato la decisione di non presentarsi e subire una sconfitta a tavolino. Questo a causa dello "Sciopero armato" in corso nel paese

Si sarebbe dovuta  giocare stanotte la sfida di Primera A in Colombia tra Independiente Medellin e Jaguares, valida per la 19^ giornata del campionato di Apertura. La sfida non si è giocata (e dunque vinta a tavolino dal Jaguares) a causa della rinuncia a presentarsi alla gara dell'Independiente per problemi di sicurezza collegati al "Paro armado", uno sciopero in atto nel dipartimento di Cordoba, luogo previsto per la disputa del match. Lo "sciopero armato" è stato indetto da una delle più grandi organizzazioni criminali del paese - il Clan del Golfo - e sta mettendo a rischio la sicurezza del nord e del nord-ovest colombiano. Il gruppo sta infatti controllando la circolazione dei veicoli nelle strade e di conseguenza anche la mobilità delle persone, minacciando attacchi anche a chi si muove su mezzi scortati. L'Independiente ha prima comunicato una doppia richiesta di spostamento della sede o comunque il rinvio della sfida, ma senza successo visto il doppio rifiuto della Lega. Successivamente, sempre attraverso il proprio sito ufficiale, ha espresso delusione per la richiesta respinta e ha comunicato la non volontà di non presentarsi all'incontro. Così, i giocatori del Jaguares si sono presentati in campo insieme alla squadra arbitrale e dopo aver aspettato i 15 minuti necessari, i tre punti sono stati assegnati ai padroni di casa. 

Il primo comunicato del Independiente Medellin

Vista la situazione, l'Independiente Medellin aveva inizialmente espresso, tramite un comunicato ufficiale, la volontà di spostare la partita o comunque di cambiare sede: "El Equipo del Pueblo informa i tifosi, i media e l'opinione pubblica in generale, che dopo aver valutato la situazione sociale e dell'ordine pubblico nel dipartimento di Córdoba, ha preso la decisione istituzionale di non recarsi nella città di Montería. Purtroppo, la situazione che il Paese sta vivendo è di dominio pubblico e soprattutto nelle aree in cui dovremmo andare a giocare. Abbiamo comunicato con i responsabili delle questioni logistiche che questi viaggi richiedono e non può essere garantita la sicurezza della delegazione. Le compagnie di trasporto hanno cessato le attività in quanto hanno subito gravi attacchi ai loro veicoli. Depositeremo una comunicazione ufficiale alla Dimayor, cercando un lavoro congiunto per risolvere la situazione e trovare una soluzione non traumatica per le due squadre, il campionato, ma soprattutto, per il popolo di Cordoba. Capiamo e siamo solidali con il Paese, in particolare con gli abitanti di Córdoba e Montería per la situazione che stanno vivendo. La vita e l'integrità delle persone saranno sempre più importanti".

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Il secondo comunicato del club colombiano

Dopo il doppio rifiuto della Lega a trovare una soluzione per poter disputare la partita in sicurezza (e del Jaguares a cambiare sede), l'Independiente Medellin ha comunicato con delusione la decisione di rinunciare alla partita contro il Jaguares: "El Equipo del Pueblo è rammaricato nel comunicare che la richiesta di posticipare la partita odierna contro il Jaguares FC nella città di Montería è stata respinta due volte da Dimayor. Va detto che la dirigenza ha stabilito una comunicazione diretta con la Presidenza del Dimayor venerdì durante la valutazione della situazione a Montería, per concordare la migliore decisione per le persone coinvolte nella sfida, ricevendo una risposta negativa dal Dimayor che non solo si è rifiutato di posticipare la data, ma anche il Jaguares FC non ha accettato il cambio di sede per giocare la partita di oggi, come previsto. L'ente sostiene che sia le autorità locali che la Polizia metropolitana si sono impegnate a fornire le garanzie per lo svolgimento dell'evento e hanno messo a disposizione del club oggi, prima della risposta ufficiale, un volo charter per trasferire la delegazione dell'istituto da Medellín all'aeroporto situato a Cerété, Cordova. Presentiamo tuttavia formale richiesta di rinvio come indicato dalla regolare procedura, indicandone le ragioni. Precisiamo, tra l'altro, che le rotte dall'aeroporto e verso lo stadio Jaraguay sono via terra e fuori dall'area urbana, il che rappresenta un rischio per l'integrità dei dipendenti del club. Ci rammarichiamo per la decisione che pesa sullo sviluppo del torneo, pertanto, rivolgiamo una nuova richiesta a Dimayor di riconsiderare la decisione, alla quale riceviamo ancora una volta una risposta negativa, senza giustificazione per tale decisione. Il club, in quanto azienda ed ente sportivo, deve essere garante nel fornire ai propri dipendenti le condizioni ottimali che consentano loro di svolgere il proprio lavoro e salvaguardare l'integrità delle persone, questo è il nostro unico obiettivo in questa situazione".