Europeo Under 17, i giocatori più talentuosi emersi dal torneo: c'è anche un italiano
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Si è da poco concluso l'Europeo Under 17, manifestazione che ha visto il terzo trionfo nella storia della Francia, vincitrice in finale contro l'Olanda con il risultato di 2-1. Marca ha segnalato i 18 talenti che si sono maggiormente messi in mostra durante il torneo e destinati a un grande futuro: c'è anche un italiano e un figlio d'arte
1/18
- Si parte dall'eroe della finale che ha già collezionato qualche minuto tra i professionisti, in Ligue 2 con il Le Havre. È la sua doppietta, infatti, a regalare il trofeo alla Francia: terzino destro di spinta, trova la prima rete dopo una bella percussione verso il centro e un mancino affilato dai 20 metri che si incastra sul primo palo. Successivamente ribadisce in rete dopo la respinta del portiere e fa partire la festa dei Bleus
2/18
- Tra i 18 c'è anche un figlio d'arte e in comune col papà ha tante cose oltre al cognome: dal ruolo di centrocampista al club di provenienza, l'Inter. Con qualità fisiche e tecniche - abilità in fase di regia e finalizzazione -, è il leader e capitano del centrocampo serbo e ha tutti i mezzi per seguire le orme dell'attuale allenatore della Stella Rossa. Il sogno della sua Serbia si è spento in semifinale, ai rigori contro l'Olanda
4/18
- Uno dei talenti maggiormenti dotati tecnicamente dell'intera competizione. Trequartista in grado di svariare su tutto il fronte, è bravissimo a crearsi lo spazio e inventare poi sia nelle vesti di rifinitore che di finalizzatore dalla distanza. Ha chiuso il torneo con 2 gol e 2 assist
5/18
- Può vantare il record di più giovane debuttante della storia dello Sporting Lisbona, è stato uno dei perni fondamentali del Portogallo all'Europeo di categoria. 'Motorino' del centrocampo, ha svolto un egregio lavoro in entrambe le fasi e suo è il gol forse più bello del torneo, con un destro all'incrocio dai 35 metri contro la Francia
6/18
- Anche lui ha già strappato record di precocità per quanto riguarda gli esordi con i big e nel torneo disputato in Israele ne ha spiegato, sul campo, i motivi. Probabilmente il migliore del torneo, a volte la sua superiorità è stata disarmante: attaccante centrale, ma con qualità tali da farlo giocare anche sull'esterno, ha chiuso la rassegna con 2 gol e 3 assist all'attivo
7/18
- Uno dei piedi più educati, con la quale ha condotto gli Oranje fino alla finale. Centrocampista di grande personalità e che ama proporre gioco, specialmente con lanci lunghi per la profondità degli atttaccanti o degli esterni
8/18
- Contro l'Italia ha mostrato tutta la sua classe, condannando gli azzurri alla sconfitta nella gara inaugurale del girone. A 16 anni e 15 giorni il suo debutto con il Bayern, è un trequartista moderno che non ha difficoltà a giocare anche in posizione più avanzata. Il suo torneo è finito troppo presto, ma la tecnica fatta vedere con entrambi i piedi è una garanzia per il futuro
10/18
- Se la Francia ha messo le mani sul titolo il merito è anche del suo portiere. Classe 2005 del Monaco, si è distinto in particolare dagli 11 metri, risultando decisivo ai rigori sia ai quarti contro la Germania che in semifinale contro il Portogallo
11/18
- È il classico 9 e potrebbe diventare uno dei nomi più importanti delle prossime sessioni di calciomercato visto che è uno dei pochi potenziali big che non gioca già per un top club. Bravo in area, grande senso dell'anticipo e capacità di giocare spalle alla porta: caratteristiche che lo hanno reso il capocannoniere dell'Europeo u-17 con 5 gol
13/18
- Un giovane che ha mostrato fin da subito personalità. Centrocampista offensivo che sa condurre la palla e ha ottime doti fisiche, motivo per cui riesce spesso ad avanzare verso l'area avversaria con incursioni personali. Ha un buon tiro da fuori, ma ancora migliore è la sua capacità di mettere i compagni davanti alla porta
14/18
- Un difensore destinato a far parlare di sé. Nonostante i 16 anni sta per diventare ormai a pieno titolo un giocatore della prima squadra, dove ha già esordito e fatto vedere le sue qualità. 196 cm di altezza, è un centrale mancino molto difficile da superare nell'uno contro uno. Veloce nonostante il fisico imponente, sta migliorando anche nella costruzione dal basso
15/18
- Una delle chiavi del successo dell'Olanda (caduta solo in finale) è stata la forza di questo esterno d'attacco, di proprietà del Feyenoord. Ottima struttura fisica, bel passo e una costanza sulla fascia destra che ha messo in crisi una serie di avversari: 2 gol e 3 assist per lui nella competizione
16/18
- Il faro del centrocampo lusitano è stato lui. Ha fatto il regista dei portoghesi, completando il ruolo con buone prove in fase di interdizione e contrattacco. Dal suo piede partono tutti i calci piazzati e contro la Svezia ha trovato una doppietta
17/18
- Nel florido settore giovanile del Psg emerge il talento di questo centrocampista, bravo a interrompere l'azione avversaria e far ripartire subito quella dei propri compagni. Gli manca ancora qualcosa in fase di freddezza nei momenti decisivi, ma ha un'intelligenza tattica potenzialmente superiore
18/18
- Tra i più talentuosi c'è anche un italiano, una delle note lieti del cammino azzurro che si è fermato ai quarti di finale. Il portiere si è distinto più degli altri grazie alla sua reattività e a un'importante struttura fisica che gli permetterà di essere padrone sulle palle alte. A goderselo ora è la Lazio