
Lo svedese, nel corso della sua carriera, ha acceso numerose rivalità con avversari e compagni di squadra. Da Materazzi all'ultima con l'ex Milan Calhanoglu: ecco quali sono stati i più importanti antagonisti di Ibra

LA FRASE SU CALHA NELLA BIOBGRAFIA DI IBRA
- Tutto nasce da alcune parole scritte da Ibra nella sua ultima biografia: "Suona male a dirlo, ma Calha ha tratto vantaggio da una situazione tragica (legata a Eriksen ndr). L’Inter si è trovata ad aver bisogno di un giocatore in quel ruolo e si è aperta la porta per Hakan, altrimenti non aveva offerte"

LA PROVOCAZIONE SCUDETTO
- A quello si è poi aggiunta la provocazione di Ibra durante la festa scudetto, in cui chiedeva ai tifosi rossoneri di mandare un messaggio ad Hakan. A distanza di circa un mese Calhanoglu ha provato a controbattere: "Ha 40 anni, non 18, cosa devo dire? Io non mi sarei comportato così. Gli piace attirare l'attenzione, vive per questo. Ha anche scritto di me nel suo libro. Doveva scriverlo, altrimenti sarebbe stato vuoto. Preferisco non rispondergli"

LE GITE AL LAGO
- E pensare che qualche anno fa i due giravano assieme in moto per le strate attorno al lago di Como...
Ma non è l'unica grande rivalità che si è costruito Ibra negli anni: ecco le principali

MATERAZZI. In un'intervista rilasciata a "GQ" oltre due anni fa, invece, L'attaccante svedese aveva ricordato l'alterco con uno dei suoi storici rivali, Marco Materazzi. "Nel derby del 2010-11 gli ho fatto una mossa di taekwondo - ha ricordato il centravanti -. L'ho mandato in ospedale, aspettavo quel momento da quattro anni".
Ibra: "Volevo stendere Materazzi da 4 anni"
MATERAZZI. L'intervento a cui Ibra si riferisce è questo nella foto. Un fallo che costrinse Materazzi ad abbandonare il campo in anticipo...

Dichiarazioni che Materazzi non si era lasciato sfuggire e a cui aveva risposto con un post ironico su Instagram. Lo scatto è quello della Champions vinta dai nerazzurri nel 2010 e le parole del difensore sono una bella stoccata per lo svedese: "Veni, Vidi, Vici. Grazie Ibra, senza di te non l'avremmo mai vinta". E ora è il momento di passare in rassegna le altre rivalità...
La stoccata di Materazzi a Ibra
MIDO. La storia più famosa che ha contribuito a costruire il mito di Ibra è la sua rissa con Mido, compagno di squadra ai tempi dell'Ajax. I due cominciarono a discutere in campo, con l'egiziano già nervoso per non essere partito titolare, e la sconfitta finale con il Psv finì per alimentare le tensioni. Entrambi gli attaccanti si accusarono reciprocamente a suon di urla negli spogliatoi, fin quando Mido prese un paio di forbici e le scagliò verso lo svedese, mancandolo di un soffio

VAN DER VAART. Mido non è, però, l'unico compagno dell'Ajax con la quale Ibra ha avuto da ridire. Il tutto nacque, tuttavia, da uno scontro in Nazionale: Van der Vaart si infortunò e incolpò davanti alle telecamere lo svedese che non la prese bene. Tornati nel ritiro dei lancieri, infatti, Ibra minacciò pesantemente l'olandese: "La prossima volta ti spezzo le gambe"

ONYEWU. Un altro storico antagonista è stato il difensore statunitense. Era il 2010, quando vestivano la maglia del Milan, che il rapporto tra i due si rese incandescente ed esplose con un episodio più volte raccontato dai suoi compagni di squadra dell'epoca. La discussione con il difensore cominciò quando lo svedese lo stuzzicò dicendogli di avere "le dimensioni di una casa"; Onyewu non si lasciò intimidire e rispose per le rime. Dalle parole si passò ai fatti: l'attaccante cercò di colpire due volte lo statunitense, poi sentendosi sfiorato con la spalla reagì con una testata e innescò una violenta rissa. Pugni, calci e ginocchiate, una delle quali ruppe una costola a Ibra, che costrinsero i compagni e Allegri a separarli per evitare conseguenze peggiori

GUARDIOLA. Zlatan Ibrahimovic, nel corso della sua carriera, non ha avuto problemi e discussioni solo con giocatori, ma anche con allenatori. La rivalità più famosa, in tal senso, è quella con il mister catalano. Insieme al Barça nella stagione 2009-10, il loro idillio durò appena un anno. "Nella seconda parte di stagione cominciò a non parlarmi più - raccontò Ibra qualche tempo dopo -. La presi come una sfida. Io non avevo problemi con lui, c'era qualcosa di me che infastidiva lui e non il contrario. A fine campionato gli dissi «Me ne vado, così non ti creerò altri problemi», e decisi di farmi da parte"

ONUOHA. Anche in terra americana, Ibra non ha smesso di farsi dei rivali sul campo. E il caso più famoso è quello che accadde con il giocatore del Real Salt Lake. Lo scorso aprile i due si affrontarono in Mls e i continui interventi di Onuoha - con le buone e con le cattive - contribuirono ad accendere gli animi. Ibra poi segnò ed esultò irridendo il suo avversario. Il terzo step di questa vicenda si concretizzò negli spogliatoi, con i presenti costretti a separare i due rivali per evitare che venissero alle mani. "Mi ha minacciato continuamente che mi avrebbe fatto male" denunciò qualche ora dopo il difensore

VELA. Sempre in Mls, Ibra ha avuto modo di discutere anche con l'attaccante messicano. Nessuno scontro fisico, ma un duello a parole, partito quando lo svedese raccontò di sentirsi "come una Ferrari in mezzo alle Fiat". Il centravanti dei Los Angeles Fc rispose che le sue statistiche erano migliori, ma lo svedese tirò ben presto fuori il suo ego: "Se è famoso è solo grazie a me. Alla sua età io ancora giocavo tra le grandi d'Europa"

ZEBINA. L'attaccante 38enne ha avuto, poi, brevi discussioni anche con i suoi compagni di squadra. Al suo arrivo alla Juve, infatti, Ibra scatenò una mini rissa in allenamento con Zebina: testata al francese e borsa di ghiaccio per lui. "Fu soltanto un piccolo incidente - raccontò anni dopo -. L'episodio si concluse lì"

RABIOT. Da un ex juventino a uno attuale. I diverbi tra Ibra e Rabiot si scatenarono ai tempi del Psg. "Il primo scontro ci fu durante un'amichevole estiva negli Stati Uniti - raccontò il centrocampista -. Se la prese con me perché secondo lui non avevo fatto il movimento giusto per ricevere un passaggio: perse palla e io rimediai un giallo facendo fallo nel tentativo di recuperarla. Ci scambiammo degli insulti. La seconda volta capitò in allenamento. Venimmo alle mani, ma quel giorno mi aveva un po’ preso di mira"

SOTTIL. Tornando alla Serie A, ci sono stati altri episodi in cui Ibra "si è fatto dei nemici". Ai tempi dell'Inter, ad esempio, iniziò un lungo battibecco con Sottil, difensore del Catania. I due si provocarono a lungo in area, con spintoni e non solo, fino a quando le telecamere ripresero uno sputo dello svedese. Indirizzato al suo avversario? Difficile da dire, ma l'episodio suscitò polemiche

ROSSI. Dopo l'esperienza blaugrana, lo svedese tornò in Italia sull'altra sponda di Milano, quella rossonera. E anche al Milan si rese protagonista di accese rivalità sul campo. Una di queste fu con Marco Rossi, difensore del Bari. I due si scambiarono interventi poco carini all'interno del match, fino a quando Ibra non decise di rifilare un pugno nello stomaco, a palla lontana, al suo avversario. Una reazione che non passò inosservata agli occhi dell'arbitro: rosso diretto per l'attaccante

ARONICA. La stagione dopo Ibra cadde ancora nella tentazione sbagliata. Il suo antagonista quella volta fu Salvatore Aronica, difensore del Napoli. In un momento di pausa, lo svedese ne approfittò per rifilare una manata al volto del suo avversario, dopo una serie di discussioni fisiche e verbali nei minuti precedenti. Anche in quell'occasione l'attaccante ricevette un cartellino rosso dal direttore di gara

ALLEGRI. Nonostante Ibra affermi che, fatta eccezione per Guardiola, ha sempre avuto un buon rapporto con i suoi allenatori, va ricordato l'episodio con Allegri dopo un Arsenal-Milan. A raccontarlo fu Zambrotta: "Dopo aver perso 3-0 il mister ci fece comunque i complimenti, ma lo svedese si arrabbiò e i due vennero quasi alle mani"

MAVUBA. Avete mai visto Ibra cadere a terra dopo un diverbio con un avversario? Successe una volta, quando vestiva la maglia del Psg. L'antagonista, in tal caso, fu Mavuba che dopo essere stato strattonato e spintonato dallo svedese, andò faccia a faccia con lui e gli rifilò una manata. Leggera visto il fisico dell'attaccante che, tuttavia, crollò a terra. Le polemiche tra i due non si placarono lì...

BARTON. Sempre in Francia, l'attaccante ha avuto da ridire con un altro giocatore che, su risse e scontri, ha costruito parte della propria fama. Ibra e Barton si provocarono continuamente durante la partita: una discussione più verbale che fisica, con l'inglese che si prese gioco di lui mimando il gesto del naso lungo

KJAER. Trasferitosi al Manchester United, Ibra non ha smesso di creare personali antagonismi con i suoi avversari. Il malcapitato di turno, in una sfida di Champions, fu il difensore oggi all'Atalanta. Lo svedese non apprezzò il pressing asfissiante del danese e prima lo colpì con un calcetto, poi gli mise le mani al collo, innescando una lite furibonda a bordocampo

PETRASSO. Episodio simile, ma a palla lontana, è avvenuto anche negli Stati Uniti. Vittima di Ibra fu, in quel caso, Michael Petrasso, giocatore del Montreal Impact. Lo svedese rispose, a un involontario pestone del suo avversario, con una violenta manata 'catturata' dal Var. Anche quella volta il gestò gli costò l'espulsione