Fair play finanziario, l'Uefa punisce Roma, Inter, Milan e Juve: le nuove sanzioni

Calcio

L'Uefa ha sanzionato otto società per aver violato il Fair Play Finanziario: ci sono anche Besiktas, Marsiglia, Monaco e Psg, la più colpita. I club sono stati puniti con multe complessive per 172 milioni di euro. Soltanto una minima parte verrà però pagata (15%), mentre la differenza (85%) verrà saldata a seconda del mancato adempimento agli obblighi imposti dai settlement agreement concordati dalle società. Piano di rientro triennale per Milan e Juve, quadriennale per Inter e Roma

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Torna l'ansia da fair play finanziario. Come previsto, l'Uefa ha punito quei club che non sono riusciti a raggiungere il break-even point (punto di pareggio tra spese e incassi), dopo aver esaminato gli esercizi economici dal 2018 al 2022. Nel comunicato ufficiale pubblicato dall'organizzazione, è stato specificato come gli esercizi del 2020 e del 2021 siano stati valutati come un unico periodo in cui sono stati concessi degli aggiustamenti per l'emergenza Covid-19. Tra le 8 squadre sanzionate, 4 sono italiane: Roma, Inter, Juve e Milan, che si aggiungono a Paris Saint Germain, Marsiglia, Monaco e Besiktas. I club sono stati complessivamente puniti con 172 milioni di euro da trattenere dai futuri premi ottenuti dalle squadre con la partecipazione alle coppe europee. Di questi 172, solo una minima parte verrà saldata, mentre il resto dipenderà dal rispetto dei settlement agreement concordati con l'Uefa dalle singole società. Il Milan, la Juve e le società straniere hanno stabilito un piano di rientro triennale entro la stagione 2025/2026. Inter e Roma sono le uniche ad aver stabilito un accordo quadriennale.

 

Le sanzioni per i club italiani

Alla Roma saranno trattenuti 5 milioni di euro, con il rischio di arrivare a 35 se non verranno rispettati i paletti del settlement agreement. All'Inter 4 milioni con un massimo di 26, 3,5 fino a 23 per la Juventus e 2 al Milan fino a un tetto di 15. La società più colpità è stata il Paris Saint Germain (10 milioni detratti fino a possibili 65). I settlement agreement devono garantire il raggiungimento graduale del break even nei tempi stabiliti, con una serie di obiettivi intermedi e un disavanzo consentito entro i 60 milioni di euro. Lo sforamento dei vincoli potrebbe comportare anche le seguenti restrizioni per i club:

 

- l'obbligo di limitare le liste Uefa da 25 a 23 giocatori, senza però escludere i calciatori di formazione locale (italiani o cresciuti nei settori giovanili italiani),

 

- l'impossibilità di registrare nuovi giocatori nella lista Uefa A qualora il suo bilancio, ossia la differenza tra i costi dei giocatori in entrata e di quelli in uscita, non sia positivo

 

- Il rischio di esclusione dalle coppe per una stagione

 

- Per quanto riguarda Inter e Roma, non potranno iscrivere già per questa stagione e per la prossima (2022/2023 e 2023/2024) nessun nuovo giocatore nella lista Uefa A a meno che il bilancio della Lista A non sia positivo

La reazione del Milan

Il Milan è stata la prima squadra a commentare la sentenza dell'Uefa: "La decisione del Club Financial Control Body della UEFA testimonia  la validità della visione strategica che guida l’operato del nostro Club. Proseguiremo con fiducia nel percorso virtuoso verso la sostenibilità finanziaria, in linea con le indicazioni del FFP, impegnandoci con disciplina e costanza per raggiungere il perfetto equilibrio e la sinergia tra risultati sportivi e finanziari: un obiettivo che tutto il mondo del calcio dovrebbe continuare a ricercare".