Serie D, tifosi aggrediscono il capitano ospite: sospesa Angri-Portici
serie dLa partita di Serie D tra Angri e Portici è stata sospesa all'intervallo e non è più ricominciata a causa di una presunta aggressione avvenuta vicino lo spogliatoio. Maraucci, capitano del Portici, sarebbe stato "circondato da 3-4 persone a volto coperto e aggredito con una scarica violenta di calci e pugni". Secca replica da parte dell'Angri: "Rispediamo al mittente le accuse di aggressione ai tesserati della società ospite, per l'arbitro e per le forze dell’ordine esistevano tutte le condizioni per giocare"
Brutto episodio nel campionato di Serie D. La partita del Girone G tra Angri e Portici, recupero della 16^ giornata, è stata sospesa all'intervallo e non è più ricominciata a causa di un'aggressione subita all'ingresso degli spogliatoi da un calciatore ospite, dopo che il primo tempo si era concluso 1-0 per il Portici. Questa è la versione dei fatti secondo il Portici, che ha ricostruito l’episodio in un comunicato ufficiale: "L'atmosfera - si legge nella nota - si è riscaldata al 42' quando l'Angri ha sbagliato il calcio di rigore del possibile pareggio e Maraucci (il capitano del Portici, ndr) è diventato bersaglio in campo e fuori di insulti e minacce per aver 'disturbato' le operazioni di preparazione del rigore".
La ricostruzione del Portici
"Mentre la squadra si apprestava a rientrare nel proprio spogliatoio - prosegue il Portici nel comunicato ufficiale – il capitano Maurizio Maraucci, attardatosi a discutere sul campo, ed essendo quindi tra gli ultimi a rientrare, è stato circondato da 3-4 persone a volto coperto che lo hanno aggredito con una scarica violenta di calci e pugni. Rimasto a terra tramortito, è stato difeso dal compagno Biagio Filogamo, anch'egli colpito però dagli aggressori". Nel comunicato il Portici aggiunge i dettagli sulle condizioni del proprio capitano: "Maraucci, fortemente scosso, e con i segni visibili su torace, spalle e fianchi per l'aggressione subita, è stato portato nello spogliatoio, al cui interno è calata su tutti gli altri calciatori e sui membri dello staff un'atmosfera di sgomento. Con questi presupposti, dunque, sono venute meno tutte le condizioni per riprendere il gioco. Non c'era più alcuna partita da giocare. In questo momento importa poco parlare di risultati sul campo, di pareggio, vittoria o sconfitta, e in merito alla gara saranno gli organi preposti a deciderne l'esito. La certezza è che, per quanto avvenuto nell'intervallo della sfida, di un vincitore non c’è traccia; resta soltanto la traccia di un unico sconfitto: il calcio!".
La versione dell'Angri
Poco dopo la diffusione del comunicato stampa del Portici, è arrivata anche la replica ufficiale dell’Angri: "L’Unione Sportiva Angri 1927 prende posizione e contesta le dichiarazioni che stanno circolando sul web da parte della società e di alcuni tesserati del Portici Calcio e vuole a questo punto chiarire la propria posizione in merito a quanto ‘non’ successo al termine del primo tempo della gara disputata allo stadio Novi. Rispediamo al mittente le accuse di aggressione ai danni di tesserati della società ospite, le accuse di presenza di persone non autorizzate all’interno degli spogliatoi, le accuse di un clima intimidatorio intorno a questa gara, le accuse di coinvolgimento di nostri tesserati in ipotetiche aggressioni. In un consueto pomeriggio di sport l’atteggiamento antisportivo è arrivato dalla società ospite che si è rifiutata di disputare il secondo tempo, malgrado per la terna arbitrale e per le forze dell’ordine esistevano tutte le condizioni di sicurezza per poter giocare l’incontro. Abbiamo constatato con amarezza la rottura di una porta da parte di un tesserato della squadra ospite che ha generato danni alla struttura sportiva. I calciatori del Portici hanno lasciato l’impianto di gioco in assoluta tranquillità dopo essersi trattenuti nei corridoi dello stadio. Siamo convinti e fiduciosi che la giustizia sportiva saprà fare il suo corso ed attestare la regolarità dello svolgimento della gara". La vicenda è all'attenzione dei carabinieri e con ogni probabilità sarà un'indagine a chiarire i fatti e identificare i responsabili. Per quanto riguarda il risultato della gara, sarà il giudice sportivo a pronunciarsi sulla base del referto dell'arbitro.