Con una nota pubblicata dallo svedese sul sito della società con cui stava collaborando, il Karlstad, l'ex allenatore di Roma e Lazio annuncia la necessità di doversi prendere una pausa dal mondo del calcio: "Ora devo concentrarmi sulla mia salute e sulla mia famiglia". Eriksson è stato campione d'Italia nel 2000 con la Lazio ed è diventato nel 2001 il primo commissario tecnico straniero nella storia dell'Inghilterra
Dopo una vita nel calcio, Sven Goran Eriksson deve dire basta. Almeno per i prossimi mesi. L'ex allenatore di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, solo per rimanere in Italia, ha comunicato ufficialmente di dover interrompere la sua attuale collaborazione con il Karlstad, club svedese di terza serie. Lo ha fatto con una nota pubblicata sul sito della società.
La nota ufficiale
Queste le parole di Eriksson: "Ho deciso. A causa di problemi di salute devo limitare i miei doveri pubblici, almeno per il momento. Sto facendo degli esami di controllo. Mi concentrerò ora sulla mia salute, sulla mia famiglia e su temi limitati riguardanti il Karlstad. Vi ringrazio, amici e addetti ai lavori del calcio, per tutto il sostegno e vi chiedo di rispettare la mia decisione e la mia privacy".
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La carriera di Eriksson
Dopo le straordinarie e vincenti esperienze in patria, alla guida del Goteborg, e in Portogallo con il Benfica, Eriksson è approdato in Serie A nel 1984 sulla panchina della Roma. Ci resterà fino al 2001, anno in cui lascia l'altra squadra della capitale, la Lazio, condotta l'anno prima alla conquista del secondo scudetto della sua storia. In mezzo le avventure con la Sampdoria e con la Fiorentina, più un ritorno al Benfica nel triennio 1989-1992. Con i biancocelesti ha vinto anche una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, due Supercoppe Italiane e due Coppe Italia, quest'ultimo trofeo ottenuto anche alla guida di Roma e Sampdoria. Con i giallorossi il più grande rammarico fu il secondo posto nel campionato 1985/1986, arrivato dopo un grande testa a testa contro la Juventus di Trapattoni e sancito da un'incredibile sconfitta casalinga contro il già retrocesso Lecce alla penultima giornata. Vincitore della Coppa Uefa con il Goteborg nel 1982, primo successo svedese a livello internazionale, ha sfiorato anche una Coppa dei Campioni nel 1990, arrendendosi con il Benfica al Milan di Sacchi. Nel 2001 è stato nominato CT dell'Inghilterra, primo straniero a ricoprire l'incarico: non andò mai oltre i quarti di finale, sia ai Mondiali 2002 e 2006 che agli Europei 2004. Ha poi allenato anche Manchester City e Leicester, oltre alla Costa D'Avorio, al Messico, alle Filippine e diverse squadre in Cina.