L'Al Ittihad di Benzema non gioca in Asian Champions League per motivi diplomatici

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La partita tra gli iraniani del Sepahan e i sauditi dell'Al Ittihad, valida per la seconda giornata della Champions asiatica, è stata annullata dopo il presunto rifiuto da parte della squadra locale di rimuovere un busto di Soleimani, il generale iraniano dei Pasdaran ucciso il 3 gennaio 2020 in Iraq. A quel punto la squadra allenata da Nuno Espirito Santo, dove giocano anche Benzema e Kanté, si sarebbe rifiutata di giocare. La federazione asiatica (AFC) parla di match annullato "a causa di circostanze impreviste"

Lunedì 2 settembre si sarebbe dovuto svolgere allo stadio Naghsh-e-Jahan di Isfahan il match tra i padroni di casa iraniani del Sepahan e i sauditi dell'Al Ittihad, valido per la seconda giornata della AFC Champions League (la Champions League asiatica riservata ai club appartenenti alla Asian Football Confederation). La squadra ospite, dove giocano campioni come Karim Benzema e N'Golo Kanté, si sarebbe però rifiutata di giocare perché sulla passerella che portava al campo sarebbe stato esposto un busto di Qassem Soleimani, il generale iraniano dei Pasdaran ucciso il 3 gennaio 2020 in Iraq in un attacco di droni statunitensi. Nel 2018 Riad aveva inserito nella lista dei terroristi Soleimani e altri comandanti della "Quds Force", il corpo d'élite incaricato delle operazioni all'estero.

La richiesta dell'Al Ittihad

L'Al Ittihad avrebbe chiesto di rimuovere la statua, considerata una provocazione politica dato che i Pasdaran sono considerati il braccio armato del regime degli Ayatollah sciiti e sono spesso in prima linea nelle iniziative contro il regno sunnita. Le autorità iraniane si sarebbero rifiutate di rimuovere il busto di Soleimani. A quel punto, la squadra guidata dal portoghese Nuno Espirito Santo (ex allenatore di PortoWolverhampton e Tottenham) avrebbe deciso di non scendere in campo, tra i fischi dei 60mila tifosi presenti sugli spalti del Naghsh-e-Jahan Stadium.

I risvolti politici e il precedente di CR7

L'episodio rischia di rallentare il riavvicinamento tra Arabia Saudita e Iran: ad aprile erano tornati a incontrarsi i ministri degli Esteri dopo sette anni di forti tensioni, in cui tutte le sfide tra le squadre dei due Paesi si sono disputate in campo neutro. Quella di Isfahan sarebbe stata la seconda partita di una squadra saudita nella Repubblica islamica dal 2016. A settembre l'Al-Nassr di Cristiano Ronaldo aveva giocato e vinto a Persepoli, sempre in un match valido per la AFC Champions League.

Il comunicato ufficiale della AFC

La confederazione asiatica (AFC) ha pubblicato un comunicato per spiegare i motivi dell’annullamento del match: "La partita del Gruppo C dell'AFC Champions League tra Sepahan FC e Al Ittihad FC, che si sarebbe dovuta svolgere allo stadio Naghsh-e-Jahan di Isfahan, è stata annullata a causa di circostanze impreviste. L'AFC ribadisce il proprio impegno nel garantire la sicurezza e l'incolumità dei giocatori, degli ufficiali di gara, degli spettatori e di tutte le parti interessate coinvolte. La questione è stata sottoposta alle commissioni competenti".