Fifa, archiviato il procedimento contro Infantino per ii "caso Lauber"

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È stato archiviato il procedimento a carico del presidente della Fifa in relazione al 'caso Lauber'. "La nuova FIFA è oggi un’organizzazione pulita, ben gestita e solida che opera in conformità con i più alti standard etici e di governance"

È stata definitivamente archiviato il procedimento a carico di Gianni Infantino, presidente della Fifa, in relazione al 'caso Lauber'. L'indagine vedeva implicato il procuratore svizzero Michael Lauber, accusato di parzialità durante le indagini su pagamenti sospetti legati alla Coppa del Mondo Fifa 2006 in Germania. "Ora è ufficiale: il presidente della Fifa Gianni Infantino ha sempre agito in modo assolutamente corretto e lecito nei suoi rapporti con i pubblici ministeri svizzeri che indagavano sulla "vecchia Fifa"! - si legge nel comunicato ufficiale pubblicato dalla principale federazione calcistica mondiale -. La nuova FIFA è oggi un’organizzazione pulita, ben gestita e solida che opera in conformità con i più alti standard etici e di governance. La FIFA prende atto, con estrema soddisfazione, della decisione dei due Procuratori Federali Straordinari, Hans Maurer e Ulrich Weder, di archiviare e chiudere definitivamente il procedimento a carico di Gianni Infantino in relazione al cosiddetto “caso Lauber”. Maurer e Weder sono stati incaricati del caso dopo che il precedente "procuratore straordinario" è stato giustamente espulso dal Tribunale penale federale svizzero nel 2021 per aver agito con evidente parzialità. L’esito di questa indagine non è ovviamente del tutto sorprendente. L'unico elemento sorprendente è solo il lungo tempo impiegato per arrivare ad una conclusione così ovvia".

Infantino: "Sempre agito negli interessi del calcio"

Una dichiarazione personale è arrivata anche direttamente lo stesso Infantino: "Questa è una vittoria piena e chiara per me, per la nuova FIFA e per la giustizia - ha spiegato -. ormai chiaro che le accuse contro di me erano semplici tentativi da parte di persone povere, invidiose e corrotte di attaccare la mia reputazione. Se a queste persone resta un po’ di dignità, dovrebbero almeno avere la decenza e chiedere scusa per le loro azioni e per il danno causato. Senza alcuna sorpresa, l'indagine conferma pienamente e chiaramente che ho sempre agito in modo lecito e corretto, difendendo sempre ed esclusivamente gli interessi della FIFA e del calcio".