Dani Alves resta in carcere (almeno fino a lunedì): non ha pagato in tempo la cauzione

dalla spagna

I legali del brasiliano non sono riusciti a reperire nel tempo limite il milione di euro necessario per pagargli la cauzione e permettergli di uscire dal carcere entro questa settimana, dopo la condanna in primo grado a 4 anni e mezzo nel processo per stupro

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Fuori tempo massimo. Non sarà oggi l'uscita dal carcere di Dani Alves che aveva ottenuto la libertà vigiliata dietro il pagamento della cauzione da un milione di euro. Cauzione che, tuttavia, non è stata pagata in tempo: i legali del brasiliano, infatti, non sono riusciti a reperire la cifra necessaria e il loro assistito resterà in prigione almeno fino al termine di questa settimana. Questo nonostante il Tribunale di Barcellona avesse concesso un'ora in più (il limite era di 14 ore) per il versamento.

Si pagherà la cauzione da solo?

Dani Alves, condannato in primo grado a quattro anni e mezzo di reclusione nel processo per stupro e che ha già pagato una multa da 150mila euro, non potrà uscire fino a lunedì prossimo. Il classe '83, ritiratosi dopo l'ultima esperienza in Messico, secondo i media catalani è in attesa di ricevere parte dei 6,8 milioni di euro che l'erario gli deve restituire (a febbraio il Tribunale nazionale spagnolo ha accolto il ricorso di Dani Alves e obbligato il fisco a una prima restituzione di 3,2 milioni di euro per una causa di evasione fiscale e diritti d'immagine) e da questi soldi dovrebbe riuscire a pagare la cauzione. Non la pagherà il padre di Neymar, sebbene si fosse inizialmente impegnato come riferito da 'La Vanguardia' né altri conoscenti del brasiliano, spaventati da eventuali conseguenze negative sulla propria reputazione.

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