Abodi: "Dopo il fallimento all'Europeo, nessuno si è preso delle responsabilità"

INTERVISTA

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi ha toccato tutti i temi sportivi dell'estate italiana, a partire dai più scottanti: "La reazione all'eliminazione dell'Italia dall'Europeo è stata priva di autocritica, anche l'anticipazione delle elezioni è stata una mossa istintiva". Sulle Olimpiadi a Parigi: "Mi aspetto le conferme di Tokyo e anche qualche passo avanti. Lo sport cresce orizzontalmente e questo è un bene"

Andrea Abodi si appresta a vivere le sue prime Olimpiadi da ministro dello Sport: "Osserverò tutto da vicino e parteciperò emotivamente senza disturbare nessuno, i protagonisti sono atleti e atlete. E non dimentichiamo le Paralimpiadi, altrettanto importanti", ha commentato alla Gazzetta dello Sport. "Non sono preoccupato per Tamberi, conosce il suo corpo. Immagino una conferma delle 40 medaglie di Tokyo, con qualche miglioramento sparso e una distribuzione di podi più ampia. Una cosa positiva, perché significa che c'è una crescita orizzontale e non verticale dello sport". Un rammarico nel pensare che queste Olimpiadi si sarebbero potute tenere a Roma e non a Parigi: "Fu un no motivato in maniera destrutturata, detto senza garbo ed educazione istituzionale".

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"Non c'è stata autocritica dopo l'Europeo dell'Italia"

Le prime gioie da ministro non sono arrivate grazie al calcio. "Sono sempre stato un sostenitore di Spalletti, ma servono anche analisi e autocritica. Non ho visto nulla di tutto ciò invece, in vista della Nations League c'è un'assenza di segnali". Non solo a livello tecnico: "Mi auguro che si ripristini una scuola federale di selezionatori, significherebbe il funzionamento di un Club Italia e di un progetto tecnico. Dopo l'Europeo è mancata un'assunzione di responsabilità, un confronto in Consiglio Federale. Anche la mossa di anticipare le elezioni è stata più istintiva che ragionata. Se Gravina si candiderà? Mi ha detto in privato delle cose, mi aspetto le dica anche in pubblico. Vuole vedere l'evolversi di determinate situazioni, ma credo che ora debba prevalere l'interesse generale. Il livello dello scontro e delle contrapposizioni personali è ormai insopportabile". Andrà meglio con l'emendamento Mulè? "Necessario, la prima versione non mi piaceva e l'avevo detto anche a Ceferin, con cui c'è stato un dialogo franco. Ora mi auguro che la norma rivista trovi rapida attuazione".

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"Nessun problema per l'Europeo del 2032"

Anche il capitolo-stadi è una questione da affrontare, soprattutto in ottica Europei: "Ci sono molti progetti, tranquillizzo sul fatto che ce la faremo a organizzare Euro 2032 con la Turchia. Entro ottobre 2026 proporremo i 5/6 stadi all'Uefa ed entro aprile 2027 apriranno i cantieri. Ma sulle infrastrutture vogliamo portare avanti un discorso più ampio e strutturato, abbiamo già incontrato diverse amministrazioni comunale, tra cui Napoli. A Milano e Roma invece non vedo ancora soluzioni in arrivo. La modernizzazione degli impianti è una sfida da vincere". Sul prossimo campionato: "Credo ci siano diverse squadre che possono dare fastidio all'Inter, mi intriga il mix Conte, De Laurentiis e passione dei napoletani. Sarà comunque uno spettacolo".

Il Consiglio Nazionale del Coni allo Stadio di San Siro di Milan

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