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Caso FIFA, Platini e Blatter assolti anche in appello dalla accusa di frode

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Michel Platini e Sepp Blatter sono stati assolti anche in appello dai tribunali svizzeri nel caso di frode che nel 2015 ha infranto le ambizioni del francese di diventare il leader del calcio mondiale. Come in primo grado, la Corte d'appello straordinaria del Tribunale penale federale, riunitasi a Muttenz (nord-ovest), non ha accolto le istanze della Procura che, all'inizio di marzo, aveva chiesto 20 mesi di detenzione con sospensione condizionale per ciascuno degli imputati

Dopo quasi un decennio di indagini e un'assoluzione in primo grado, Michel Platini e

l'ex presidente della Fifa Sepp Blatter sono stati nuovamente assolti dalla Corte d'appello di Muttenz, in Svizzera, dalle accuse che nel 2015 avevano impedito all'ex fantasista della Juve di candidarsi alla guida del calcio mondiale. A inizio marzo, la procura aveva chiesto una pena detentiva di un anno e otto mesi con la condizionale per i due ex massimi dirigenti di Uefa e Fifa accusati di truffa, falso in documenti e gestione infedele per presunte irregolarità nelle assegnazioni dei mondiali di calcio in Russia e Qatar

La ricostruzione dei fatti

Ai due imputati era contestato il pagamento da parte della Fifa di 2 milioni di franchi svizzeri (1,8 milioni di euro) a Platini nel 2011, con il sostegno di Sepp Blatter. Il francese è stato consulente di Blatter tra il 1998 e il 2002, durante il primo mandato di quest'ultimo come presidente della Fifa, e i due hanno firmato un contratto nel 1999, concordando una remunerazione annuale di 300.000 franchi svizzeri, interamente pagata dalla Fifa. Ma nel gennaio 2011 Platini, nel frattempo divenuto presidente della Uefa (2007-2015), "rivendicò una richiesta di risarcimento di 2 milioni di franchi svizzeri", definita dall'accusa una "fattura falsa". Blatter e Platini hanno sempre sostenuto di aver concordato fin dall'inizio uno stipendio annuo di un milione di franchi svizzeri, tramite un gentlemen's agreement orale e senza testimoni, e che le finanze della Fifa non consentivano il pagamento immediato a Platini.

Il dibattimento in aula

Il francese "valeva il suo milione", ha ribadito Blatter durante il processo, prima che Platini raccontasse la trattativa: "Volevo scherzare un po' e ho detto 'un milione di quello che vuoi: rubli, pesetas, lire'. E il signor Blatter ha detto 'un milione di franchi svizzeri'". Nelle sue memorie, il procuratore Thomas Hildbrand ha evidenziato la "contraddizione" con il contratto del 1999, il contrasto con le consuete prassi dell'organismo e, più in generale, con quelle del mondo del lavoro, e ha portato alla luce relazioni di revisione contabile che dimostravano che la Fifa disponeva ancora di abbondanti riserve di liquidità. Ma l'onere della prova in un procedimento penale spetta all'accusa, che dunque non è riuscita a dimostrare la presunta frode ai danni della Fifa. La difesa ha inoltre sostenuto che Blatter non aveva alcun "motivo" per frodare la Fifa, poiché non aveva guadagnato un centesimo dalla faccenda, mentre Platini "avrebbe avuto vari modi molto più  semplici" per arricchirsi, come negoziare un bonus o firmare un nuovo contratto. Nel 2022 il Tribunale penale federale di Bellinzona aveva assolto i due in primo grado, ritenendo che la frode "non fosse stata accertata con una probabilità al limite della certezza"

L'ultimo grado di giudizio

Il 69enne Platini e l’89enne Blatter si sono sempre proclamati innocenti e considerano questo caso come una manipolazione volta a rimuoverli dal potere. "Il motivo dell'attuale procedimento (avviato nel 2015 dopo le dimissioni di Blatter, ndr) era unicamente quello di impedire a Michel Platini di diventare presidente della Fifa", ha dichiarato Dominic Nellen, avvocato dell’ex stella della Juventus e della Francia. Dopo quasi dieci anni di procedura, è ancora possibile presentare un ricorso definitivo in cassazione presso il Tribunale federale svizzero, ma solo per motivi giuridici limitati.

Le prime parole di Platini

"La persecuzione della Fifa e di alcuni procuratori svizzeri degli ultimi 10 anni è completamente finita". Sono le prime parole di Michel Platini rilasciate a Bfm Tv poco dopo la sua assoluzione in appello nell'ambito del Fifa gate che lo vedeva accusato tra l'altro per frode. "La storia - ha aggiunto l'ex calciatore e n.1 dell'Uefa - è molto semplice: mi è stato impedito di diventare presidente della Fifa". Il mio onore è tornato - ha aggiunto Michel Platini - ma ora sono troppo vecchio per nuove responsabilità. So che per i miei nemici il tempo era importante. Non gli importa dei 2 milioni: è il tempo. Mi hanno messo da parte per 10 anni - ha concluso l'ex presidente Uefa - Sanno benissimo di aver vinto. Lo sappiamo noi".