Lamberto Boranga torna in campo a 75 anni, il portiere ex Perugia e Fiorentina difenderà sabato i pali della Marottese nel match contro il Villa Ceccolini, valido per il girone B della Terza Categoria marchigiana
Contratto firmato a marzo, esordio fissato per sabato, quando Lamberto Boranga difenderà i pali della Marottese nel campionato di terza categoria marchigiana. Nulla di strano fin qui, se non che il portiere ex Perugia e Fiorentina è un classe ’42 e, lo scorso 30 ottobre, ha compiuto ben 75 anni. Smettere? Nemmeno per sogno, anzi. La sua passione per il calcio e per l’atletica leggera spingono sempre più in là il ritiro che, a tre quarti di secolo, pare ancora lontano. Boranga scenderà dunque in campo al Comunale di Marotta contro il Villa Ceccolini di Pesaro, match valido per il girone B di Terza Categoria marchigiana. Una gara importante per la Marottese, che punta dritta alla promozione in Seconda, dove ci sarebbe anche un posto per Boranga. "Un portiere della sua esperienza ci fa comodo – le parole dell'allenatore Ceccarani - in allenamento ha una reattività da ventenne".
Famoso anche in Brasile
Una storia che ha del sensazionale quella di Lamberto Boranga, giunta addirittura anche in Brasile, dal momento che il sito globoesporte lo ha intervistato per conoscere i segreti della sua longevità. "Ho la stessa energia e la medesima convinzione di 50 anni fa" sottolinea il portiere classe ’42 ai microfoni del sito brasiliano. "Ho giocato con tante squadre ma la più grande soddisfazione è stata quando con il Cesena nel '76 vincemmo 2-1 contro la Juventus. Quando sono in porta, non guardo nessuno: niente fratelli, niente sorelle, niente madri, niente fidanzate e niente mogli. Il portiere dovrebbe concentrarsi solo sull'obiettivo". Tornando al presente, poi, Boranga svela: "Alisson è tra i tre migliori portieri al mondo. Dico Oblak, Alisson e Handanovic. Rogerio Ceni? E' stato fantastico perché ha saputo essere anche attaccante. Ma ricordo con piacere anche il mio amico Taffarel. Spettacolare, allegro e simpatico".
Non solo il calcio
"Il calcio sarà sempre la mia vita anche se oggi la mia attività principale è l’atletica leggera". Sì, perché Lamberto, classe 1942, fermo non ci sa proprio stare: e l’atletica leggera è stato il suo 'hobby' dopo il primo ritiro dal calcio. Un hobby che però lo ha portato ad essere primatista italiano di salto in alto di atletica master nelle categorie over 45, over 55 e pre 65, con 1,61 m. Altro giro altro record, quello nel salto triplo over 65 con 11,26 m. Al quale vanno sommati il record mondiale conseguito nel 2008 agli Europei di atletica e il titolo di campione del mondo di salo in alto nella categoria over 70, quattro anni fa. "Amo l’agonismo in tutte le sue sfaccettature, per questo voglio praticare sport tutti i giorni. Oltre all’atletica anche il nuoto. Tutto questo senza fumare, mangiando in maniera sana e senza esagerare".
I suoi 'ritorni'
Lamberto Boranga non è nuovo a questi ritorni in campo, quello con la maglia della Marottese è l’ultimo di una serie che si allunga ogni anno di più. Ogni volta Lamberto ferma il tempo e ricomincia: lo fece per la prima volta nel 1992, quando a causa del forfait di tutti e tre i portieri della squadra dilettantistica di Bastardo (provincia di Perugia), scese in campo a 50 anni e riuscì a subire soltanto un gol, evitando un passivo più ampio grazie a ottimi interventi tra i quali uno in particolare: tuffo spettacolare e palla tolta da sotto la traversa. Quel giorno Boranga colpì tutti, ma preservare il suo fisico sarebbe stata una consuetudine: tanto che nel 2009, a 66 anni, ci fu un altro ritorno: questa volta con l’Ammeto, squadra di seconda categoria umbra (Boranga è nato a Foligno). Nel 2011, altro contratto firmato con il Papiano, stessa categoria e stessa regione: avventura durata ben 4 anni. "La base della mia dieta è frutta e verdura – svela ancora Boranga - mangio papaya fermentata e mango, due frutti che hanno un potenziale di nutrienti e antiossidanti che nessun altro ha, questo è il mio segreto". Tra un salto in alto e una dieta salutare, ecco di nuovo il richiamo del calcio. Questa volta è la Marottese a bussare alla sua porta, Boranga si è guadagnato un’altra occasione per stupire.