
Musah sceglie l'80 come Ronaldinho: le storie di eredi di numeri "pesanti"
Succede dopo ogni acquisto di mercato: e ora quale numero indosserà il nuovo pupillo? Avrà la 10 dei fuoriclasse, la 9 del bomber o sarà un omaggio a un grande della storia del club? Anche nell'estate del 2023 non sono mancati i casi di eredità: Musah ha voluto omaggiare Ronaldinho scegliendo la sua 80 rossonera, Mount ha scelto la 7 United, più che una maglia, mentre Bellingham a Madrid ha citato Zidane con la 5

MUSAH: 80 VOGLIA DI MILAN
- 80 voglia di Dinho, cantavano i tifosi del Milan quando il brasiliano Pallone d'Oro arrivò in Italia. La 10 era occupata (Clarence Seedorf), lui allora scelse di stampare sulla maglietta il suo anno di nascita, tondo come un 10 ma con qualche cifra in più. Musah non ha avuto dubbi: "Era disponibile, ricordavo che l'avesse utilizzato Ronaldinho e indossare la 80 sarà davvero speciale".

MOUNT, LA 7 UNITED
- Più che un numero, una firma, un'istituzione, una leggenda. Un filo rosso che lega i grandi della storia, attraverso le epoche d'oro dalle parti di Old Trafford. C'è un nuovo 7 in città.

SIMPLY THE BEST
- Lui per primo: George Best, il quinto Beatles, geniale in campo, un Pallone d'Oro e la prima Coppa Campioni della storia del Manchester United. Poi Eric Cantona (ovviamente col colletto della polo alzato), la cui epopea coincide coi primi trionfi in Premier dell'era Ferguson. Dunque Beckham, simbolo della class of '92 e del treble del 1999. Per finire col primo CR7, stella della terza Champions della storia del club. Perché il 7, da quelle parti, è più di un numero

DAMMI IL 5
- Sarà per il font (molto simile), sarà per il ruolo, sarà per il grande colpo in termini di milioni sul mercato, ma il 5 di Bellingham cita inevitabilmente quello di Zidane. Il 5 della volée pazzesca nella finale di Champions contro il Leverkusen. Nota a margine: ai tempi il Real schierava col 7 Raul, col 9 Ronaldo e col 10 Figo. Mica male…

QUANDO CR7 ERA CR9
- E lo stadio era pieno. Tutti in estasi, ottantamila per il colpo da quasi cento milioni che avrebbe riscritto la storia dei blancos. CR7 arriva in pompa magna, ma si accontenta della 9, perché la 7 era ancora della leggenda Raul. Chi dopo loro due? Mariano Diaz e Eden Hazard. Senza gli stessi risultati. Nella prossima stagione la indosserà Vinicius.

LA 7 DI SHEVA A RICARDO OLIVERA
- Un altro 7 pesantissimo, quello lasciato libero da Shevchenko, quando nell'estate 2006 salutò il Milan per il Chelsea. A raccoglierne l'eredità fu il "povero" Ricardo Oliveira. In gol al debutto assoluto (in 7 minuti), poi protagonista di una stagione da dimenticare. Schiacciato dal peso di quella maglia nonostante le dichiarazioni al suo arrivo: "Rispetto Shevchenko che al Milan ha scritto una grande storia, ma io sono qui per scrivere la mia. Non ho paura di una maglia"

LA "MALEDIZIONE" DELLA 9 DI INZAGHI
- Il gol come filosofia e ragione di vita, bomber per eccellenza col numero del bomber per eccellenza. Inzaghi ci segnò 126 volte in 300 partite, un gol ogni 144 minuti. Poi Pato, Matri, Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula, André Silva, Higuain, Piatek e Mandzukic. Totale: 44 reti. Ma in dieci anni…

LA MALEDIZIONE SPEZZATA
- Poi l'estate 2021, la fine dell'incantesimo. Giroud, attaccante con le spalle larghe di chi aveva già messo nella propria bacheca personale un Mondiale e una Champions. I gol nel derby, a Napoli e lo scudetto 2022 da assoluto protagonista per far pace con la 9. E con la storia.

NESSUNO DOPO LORO
- La 10 di Totti, da quel 28 maggio del 2017, non l'ha più indossata nessuno. La 10 di Maradona sì, visto che fino a inizio anni Duemila è stata usata - tra gli altri - da Zola, Protti, Benny Carbone, Sosa, Bellucci. L'ultimo è stato Mariano Bogliacino. Oggi il numero è ritirato.

LA 10 DI MESSI
- Pesante, pesantissima. Dall'addio di Leo ai blaugrana il 10 l'ha preso Ansu Fati. Fin qui senza la stessa magia.

LA 1+8 ZAMORANO
- Vero, non stiamo parlando di un'eredità, ma di una contemporaneità. Per una maglia entrata nel mito. Breve riassunto: nell'estate del 1997 Ronaldo arriva all’Inter e reclama la 9, ma l’orgoglioso cileno non vuole cederla. Un anno dopo R9 si riconcilia col suo numero-brand grazie a una soluzione semplice quanto geniale: un piccolo "+" artigianale sul 18 per far sentire anche Zamorano un vero 9.

LA 14 DI CRUIJFF, OGGI DI NESSUNO. MA PRIMA…
- Lo storico numero del profeta del gol è stato tolto dalla numerazione dell'Ajax nel 2007, in occasione del suo sessantesimo compleanno. Nel mentre non sono mancati i successori: tra i più illustri Litmanen e Bergkamp. Ma l'hanno indossato anche difensori come Vermaelen e Maxwell

LA 14 GUNNERS DI HENRY A NKETIAH
- "Gioca sempre per il nome scritto davanti alla maglia, loro ti ricorderanno per quello che c'è dietro". E per il numero. È delle citazioni attribuite a Henry. Anche lui immortale numero 14: dopo di lui Walcott e Aubameyang. Oggi è di Nketiah.