Psg, Neymar è stufo di Emery: troppe sedute video

Calcio
Neymar, attaccante del PSG, parla con Emery durante un allenamento (getty)
neymar

Secondo UOL Esporte, il brasiliano si sarebbe lamentato con compagni e dirigenza per le troppe sedute di video personalizzate del suo allenatore: "Servono per farlo crescere ancora", ha detto recentemente Emery

Non sembra esserci pace in casa Paris Saint-Germain. Il protagonista dei malumori? Sempre lui, Neymar Jr. Il brasiliano, arrivato in estate per la cifra record di 222 milioni di euro e già decisivo sia in Ligue1 che in Champions League, sta giorno dopo giorno palesando perplessità riguardo alle gestione del suo allenatore, Unai Emery, con cui nell’ultima settimana avrebbe avuto anche uno screzio in allenamento. L’ultimo dubbio manifestato dall’ex fenomeno del Barcellona è però relativo a un nuovo argomento: le sedute video. Secondo quanto riferito dal quotidiano brasiliano UOL Esporte, infatti, Neymar sarebbe stanco delle tante ore settimanali che il tecnico spagnolo dedica alla visione dei filmati (circa 30 minuti ogni giorno, ndr), alcuni montati appositamente per lo stesso numero 10, il quale avrebbe comunicato il proprio disagio sia ai compagni di squadra che alla dirigenza del club francese.

Emery: "Video per farlo migliorare"

“Neymar ha bisogno di tempo per adattarsi e i suoi compagni per adattarsi a lui”, ha detto recentemente in un’intervista proprio Emery. “È un giocatore che tiene in apprensione gli avversari e ha grande aggressività quando ha la palla tra i piedi e con noi sta facendo ottime cose. Neymar gioca come Neymar e crescerà come Neymar. Stiamo analizzando insieme a lui alcuni video per capire come e in che specifici possa ancora migliorare, lavorando soprattutto sulla posizione in campo e sulla collaborazione con i suoi compagno di squadra”. Sessioni di filmati a cui Neymar è sottoposto anche in Nazionale, con Tite, ma che - secondo quanto riporta UOL Esporte - sarebbero molto più leggere e rapide. Un nuovo malumore dunque per il brasiliano, che va a sommarsi a quello già noto per la situazione relativa ai calci di rigore: anche negli ultimi giorni l’ex Barça si sarebbe lamentato con la dirigenza: l’alternanza con Cavani, e la relativa disputa del tiro dagli 11 metri, secondo il brasiliano costituisce infatti un ostacolo inutile da superare durante quasi ogni partita.