Ibrahimovic: "Volevano un po’ di Zlatan, gliel’ho dato". Continuano gli esordi da sogno per lo svedese

Calcio

Le parole dell’attaccante svedese, immediatamente protagonista all’esordio in MLS con la maglia dei Los Angeles Galaxy: "I tifosi chiedevano qualcosa, io ho dato loro Zlatan. So come si sentono gli avversari dopo essere stati avanti 3-0: se fossi stato con loro sarebbe finita diversamente". Quello con i Galaxy è soltanto l’ultimo esordio da sogno di Ibra con una nuova squadra

MLS - IBRAHIMOVIC, DOPPIETTA DA OSCAR ALL'ESORDIO
PERSONE, COSE O ANIMALI A CUI SI E' PARAGONATO IBRA

Un esordio a Los Angeles in pieno Hollywood style. Non poteva essere altrimenti per Zlatan Ibrahimovic, che alla prima apparizione assoluta ha immediatamente stregato la MLS. Subito decisivo l’attaccante svedese, che ha regalato alla sua nuova squadra, i LA Galaxy, una vittoria storica contro i LA FC nel primo derby di Los Angeles nel massimo campionato statunitense. Entrato a poco meno di 20’ dal termine della gara con i compagni sotto 3-1, Ibra ha riscritto la storia come nella migliore delle sceneggiature: prima un gol da fantascienza - quello del momentaneo 3-3 - con una botta straordinaria da 40 metri, poi la rete dell’incredibile sorpasso con un colpo di testa al 91’, per il 4-3 finale. Tutti ai suoi piedi, Zlatan is back.

Volevano un po’ di Zlatan, gliel’ho dato

Un esordio in MLS da leggenda per il campione svedese: mai banale Ibra, che alla fine del match ha commentato con il solito atteggiamento particolare la sua prestazione: "Se andate a rivedere i miei esordi, ho sempre segnato al debutto ufficiale con le mie nuove squadre. Lo stesso è successo stavolta. Volevo entrare perché la squadra era sotto 3-0 ed è sempre difficile in quelle situazioni, con la squadra in difficoltà devi essere in grado di dare subito qualcosa. E poi c’erano i tifosi che chiedevano a gran voce qualcosa. E alla fine ho dato loro Zlatan". 

Capisco come si sentono i giocatori del Los Angeles FC: se fossi stato con loro sarebbe finita diversamente

"Sono venuto qui – ha proseguito Ibra - sapendo che ci sono tante pressioni da parte dei media, dei tifosi, del club e degli altri giocatori, ma niente è paragonabile alla pressione che io metto su me stesso. Voglio fare quello che ho detto tante volte, non sono qui perché sono Ibrahimovic o per quello che ho fatto in passato, sono qui per giocare. Non sono qui per provare chissà cosa, perché come ho detto si migliora quando non si è arrivati ai massimi livelli e io ci sono arrivato con i più grandi club al mondo per tanti anni". In chiusura ancora una battuta sulla partita: "Certo, non speravo di esordire così perché noi vogliamo imporre il nostro gioco, ma non è facile. Posso immaginare come si sentono quelli del Los Angeles FC: vincevano 3-0 e hanno perso 4-3, non è facile. Ma se avessero avuto Zlatan, sarebbe successo il contrario".

Dall’Ajax allo United, quanti esordi da sogno

Quello con la maglia dei Los Angeles Galaxy è soltanto l’ultimo esordio da sogno di Zlatan Ibrahimovic con una nuova squadra. Come affermato dallo stesso svedese in conferenza stampa, già in passato la prima apparizione ufficiale con una nuova maglia era stata bagnata dal gol. Se in MLS a Ibra sono serviti soltanto 6 minuti di gioco per mandare in visibilio il pubblico con un gol pazzesco, l’attaccante aveva fatto meglio ancora ai tempi dell’Ajax: al debutto in Eredivisie, il 26 agosto 2001, Ibrahimovic aveva impiegato appena 4 minuti per andare in rete. Alla prima apparizione in Serie A con la maglia della Juventus, il 12 settembre 2004, Ibra era invece andato a segno dopo 23’, mentre aveva impiegato quasi tutta la gara (in gol dopo 82’) per mettere la firma sull’esordio in Liga con la maglia del Barcellona il 31 agosto 2009. Stesso minuti, 64, quelli serviti per timbrare gli esordi in Ligue 1 con il Paris Saint Germain, l’11 agosto 2012, e in Premier League con la maglia del Manchester United, il 14 agosto 2016. Non solo i campionati nazionali, Ibrahimovic in passato era già stato decisivo alla prima apparizione ufficiale con i nuovi club anche nelle competizioni europee. Con l’Ajax era accaduto nell’allora Coppa UEFA, il 20 settembre 2001 (in gol dopo 4’), in Champions League, il 17 settembre 2002 (rete dopo 12’) e nei preliminari di Champions, il 27 agosto 2003, quando aveva impiegato un quarto d’ora per regalare una gioia alla squadra olandese. A segno anche alla prima europea con il Manchester United, in Europa League, il 29 settembre 2016: rete dopo 69 minuti.