De Rossi, un esordio con il Boca Juniors da favola sudamericana

Calcio

Matteo Renzoni

Esordio indimenticabile per Daniele De Rossi, prima partita e primo gol. L’eliminazione dalla Coppa fa male al Boca ma non rovina la favola di Daniele. In un continente che ha fatto delle storie e del loro racconto una ragione d'essere 

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Non ha fatto in tempo a viverla, questa storia. Roba che stanotte Eduardo Galeano sarebbe tornato al mondo sudamericano solo per poterla raccontare. La capocciata di De Rossi una visita sulla terra l'avrebbe valsa tutta. Materiale prezioso per i mendicanti di bellezza che scrivono quelle storie di vita che incrociano lo sport. A suo modo il gol del 16 ha un effetto lacerante: dall'improvviso nulla romanista al tutto, trovato subito. In questa favola dal finale imperfetto c'è l'oro della maglia, e il fango blu della sconfitta. Ma pure questo fa poesia: esce Daniele e i nuovi compagni vanno fuori dalla coppa contro una squadra di seconda divisione. Tutto paradossalmente sudamericano. Con sentimento, e la giusta dose di ribellione. Come quando il corpo si lancia, a piedi uniti, contro quest'avventura così carica di libertà. Splendori - senza miserie - del gioco del calcio, tornando al quel poeta. Che parlerebbe di De Rossi come di uno sfacciato dalla barba lunga capace di andar fuori, con la testa, dallo spartito. Con quel pizzico di immaginazione che lo trasforma in bambino senza fine, incapace di rinunciare all'allegria del pallone.