Maroni: "Stop alle trasferte per i tifosi del Napoli"

Calcio
napoletani

La tifoseria napoletana non potrà seguire la propria squadra in trasferta fino alla fine del campionato: il settore ospiti destinato al Napoli sarà chiuso. L'assessore allo Sport Alfredo Ponticelli non condivide: "Decisione non giusta, punisce tutti".

I tifosi del Napoli non potranno seguire la loro squadra in trasferta per l'intero campionato, mentre i responsabili delle violenze di domenica saranno tenuti fuori dagli stadi per due anni e denunciati per associazione per delinquere. Una serie di partite a rischio, inoltre, potrebbero essere disputate a porte chiuse. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, riassume così il giro di vite deciso dal Viminale, aggiungendo che manderà ispettori a Napoli per valutare quanto avvenuto domenica: è "probabile", infatti, che ci sia stata "una errata valutazione degli avvenimenti da parte anche della prefettura e della questura".

Al ministero dell'Interno si è riunito l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, al quale ha fatto seguito il Comitato di analisi per la sicurezza (Casms). Durante l'Osservatorio hanno preso la parola lo stesso Maroni, il capo della Polizia Antonio Manganelli e la Lega Calcio (presente, tra gli altri, il presidente Matarrese). Quindi si è riunito il Casms, ma poco prima delle 20 sia l'Osservatorio che il Comitato hanno rimandato il verdetto.
Poco dopo, parlando ai microfoni della Rai, il ministro Maroni ha anticipato le decisioni prese.

DIVIETO TRASFERTE PER TIFOSI NAPOLI - La tifoseria napoletana, ha spiegato il responsabile del Viminale, non potrà seguire il Napoli in trasferta fino alla fine del campionato: il settore ospiti dello stadio in cui giocherà la squadra partenopea sarà chiuso.

AUTORI INCIDENTI DUE ANNI FUORI DA STADI - Una direttiva sarà inviata domani da Maroni ai prefetti per individuare "tutti coloro che hanno partecipato al mucchio selvaggio di domenica, perché siano colpiti da Daspo, il provvedimento che impedirà loro di partecipare a manifestazioni sportive per i prossimi due anni" e denunciati.

ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE - "Procederemo all'identificazione di tutti e alla denuncia per associazione per delinquere", ha affermato il ministro. "Sono veri e propri delinquenti, criminali organizzati applicati al calcio. Persone che devono essere punite e trattate per quello che sono: un'associazione per delinquere. Non è tifoseria organizzata, è criminalità organizzata. Tolleranza zero".

PARTITE A RISCHIO A PORTE CHIUSE - "Per il futuro abbiamo individuato partite a rischio in base alla storia dei contrasti delle tifoserie nemiche tra di loro", ha detto Maroni. "I prefetti potranno decidere se farle disputare con entrambe le tifoserie, solo con quelle di casa o anche a porte chiuse".

ISPETTORI A NAPOLI - "Indubbiamente quello che è successo è stato grave, probabilmente una errata valutazione degli avvenimenti da parte anche della questura e della prefettura di Napoli, non me lo nascondo", ha affermato il ministro. "E' per questo che domani mattina invierò gli ispettori del ministero a Napoli per valutare che cosa è successo e se ci sono responsabilità nella gestione di questo avvenimento". Ma gli accertamenti, finalizzati a stabilire eventuali sottovalutazioni del rischio, riguarderanno lo stesso Viminale: "Stiamo facendo una verifica interna al ministero, anche se - ha detto Maroni - la trasferta era stata autorizzata dall'Osservatorio, che negli ultimi tre anni ha svolto un egregio lavoro".

POLEMICA VELTRONI-PDL - "La scarcerazione dei teppisti responsabili dei gravi incidenti prima e dopo la partita Roma-Napoli è un fatto gravissimo. Il segnale che si lancia è pesantemente negativo. Evidentemente dagli atti del governo si evince una morale: duri con quelli che non votano, come gli immigrati, e deboli con quelli che votano". Parole dure, quelle del segretario del Pd, Walter Veltroni, al quale ha replicato lo stesso Maroni: "La decisione di rimettere in libertà questi delinquenti è stata presa da un magistrato. Io li avrei lasciati in galera" perché liberarli è stato "un grave errore". E comunque, ha aggiunto, sarebbe bene "evitare le polemiche e lavorare insieme con l'opposizione, per mettere in sicurezza gli stadi". A Veltroni hanno replicato diversi esponenti del Pdl, tra cui Paolo Bonaiuti: "Veltroni è in grande confusione", ha detto. "I teppisti del calcio li ha scarcerati la magistratura, che c'entra il governo?".