SERIE A. Il posticipo in bianconero va agli uomini di Ranieri grazie all'italo-brasiliano. Rossoneri in crisi nera, ko anche col Genoa. Bella vittoria del Napoli in rimonta con la Fiorentina. L'Atalanta vince a Bologna, pari tra Reggina e Torino
A braccetto con l'Inter - La Juventus come i campioni d'Italia e poco importa se davanti ci sono Lazio e Atalanta. Perchè la corsa si fa sui favoriti nerazzurri di Mourinho. Agganciati in classifica grazie a un gol di Amauri, che ha regolato l'Udinese. Prima rete in serie A con la maglia bianconera per il brasiliano, con dedica alla famiglia ma anche con un messaggio d'amore all'Italia: "Aspettiamo il passaporto, ma se oggi lo avessi già e Lippi mi chiamasse, ci andrei di corsa". Intanto se lo gode Ranieri e lo applaudono i tifosi juventini. I problemi cronici di Trezeguet fanno meno paura. Il francese, comunque, dovrebbe tornare in campo mercoledì contro lo Zenit San Pietroburgo, per l'atteso ritorno in Champions League. Come Del Piero. I due, infatti, contro l'Udinese sono rimasti a riposo, entrando solo a pochi minuti dalla fine. In attacco Amauri e l'ex Iaquinta. Ma le novità sono state diverse: il rientro del recuperato Chiellini in difesa (fuori Legrottaglie, alle prese con una sciatalgia), ma anche l'impiego di De Ceglie al posto di Molinaro. E poi Sissoko a centrocampo, costretto a saltare la prima per squalifica. Insomma, cinque facce nuove. Quasi mezza squadra. Una piccola rivoluzione, in contrasto con le scelte di Marino, che invece, nonostante la Coppa Uefa giovedì, ha cambiato solo un uomo rispetto al vittorioso esordio con il Palermo: Motta, reduce dall'Under 21 (nella foto, con Amauri), al posto di Isla e friulani in campo con il 3-4-3.
Niente riposo in casa Juve, invece, per Camoranesi. Che tutti davano in panchina, risparmiato per la Champions dopo i 180 minuti in Nazionale, del quale invece nemmeno Ranieri sembra potere fare a meno. Il perché è stato presto spiegato, nuovamente, dal primo tempo dell'italo-argentino, imprendibile per la difesa dell'Udinese. Affondo e cross al quarto d'ora, con Amauri che ha girato benissimo di testa colpendo il palo. Ed è stato ancora lui, alla mezzora, a dare a Iaquinta una palla che l'attaccante ha messo fuori di un soffio sotto lo sguardo spaventato di Handanovic. Primo tempo tranquillo invece per Buffon, con il suo spauracchio Di Natale che è sembrato più quello appannato visto contro la Georgia che quello scatenato protagonista del successo dell'Italia a Cipro. E dopo che nei primi minuti della ripresa è stata ancora la fortuna a salvare l'Udinese (clamorosa traversa colpita da Poulsen), Marino ha deciso di toglierlo per giocarsi la carta Sanchez. Ma le cose non sono cambiate. E dai e dai alla fine la Juve è passata, con il piatto preciso di Amauri, che ha spedito alle spalle di Handanovic una palla vagante in area dopo una percussione tutta forza di Sissoko. Potenza e cinismo, la Juventus di Ranieri in due parole. E in un gol. Sufficiente a vincere, perché stavolta non c'è stato alcun Gilardino a rovinarle la festa. Floro Flores quasi allo scadere ha avuto una buona occasione, ma si è perso ed è finito a terra per un contatto con Chiellini che giudicare da rigore sarebbe stato troppo. E adesso è di nuovo tempo di Europa.
Rossoneri al palo - La crisi del Milan, la Fiorentina ko al San Paolo e l'inedito duo Lazio-Atalanta in testa alla classifica. La seconda giornata del campionato di serie A continua a regalare sorprese dopo la caduta della Roma a Palermo e la vittoria sofferta dell'Inter sul Catania. A fare notizia la seconda sconfitta del Milan dopo quella all'esordio contro il Bologna: a Marassi rossoneri battuti 2-0 dal Genoa e ora in fondo alla classifica assieme al Cagliari senza punti. Il rientro di Kakà non basta alla formazione di Ancelotti, trafitta già alla mezz'ora da Sculli prima che il debuttante Milito, nel finale, si procurasse e realizzasse il rigore che spegne ogni speranza.
Rimonta azzurra - Fa flop anche la Fiorentina, che dopo aver acciuffato il pari in extremis contro la Juventus esce a mani vuote dalla trasferta del San Paolo. In vantaggio a fine primo tempo con il rientrante Mutu, i viola si fanno rimontare nella ripresa con Hamsik e l'ex di turno Maggio a beffare Frey e regalare il primo successo stagionale al Napoli (2-1).
Gli altri match - Al comando ci sono così Lazio e Atalanta, le uniche a punteggio pieno. I biancocelesti confermano l'ottimo momento imponendosi per 2-0 sulla Sampdoria con le reti di Zarate (terzo sigillo in due gare) e Pandev mentre i nerazzurri hanno fatto il colpaccio a Bologna rovinando l'esordio della neo presidente Menarini (0-1). A decidere l'incontro la rete di Guarente all'8'. Prime vittorie in questo campionato per Siena e Lecce. I toscani, reduci dalla sconfitta di Bergamo, hanno trovato il riscatto davanti ai propri tifosi superando il Cagliari 2-0, con l'ex Giampaolo che ha consumato la propria vendetta nei confronti del club che lo ha cacciato due volte. Ad aprire le marcature Calaiò al 10', i sardi pareggiano con Larrivey ma l'arbitro annulla per un sospetto fuorigioco e nel finale arriva la rete di Ghezzal a chiudere la partita. Bene anche il Lecce, che nella sfida tra neopromosse ha la meglio sul Chievo (2-0): di Caserta e Castillo, tutte nella ripresa, le reti del successo pugliese. A Reggio Calabria, infine, si chiude in parità il confronto tra gli amaranto di Orlandi e il Torino (1-1) degli ex Amoruso e Bianchi. Proprio Amoruso, al 13', aveva illuso i granata ma nel finale di primo tempo ecco arrivare l'autorete di Di Loreto che consente alla Reggina di festeggiare il suo primo punto stagionale