Galliani-Ancelotti, tutto chiarito in casa Milan

Calcio
Ancelotti più sereno dopo il faccia a faccia con Galliani
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Oltre due ore di colloquio per capire i motivi di un rendimento così negativo in questo avvio di stagione. Il tecnico: ''Tutto bene''. L'ad rossonero: ''Mai pensato di cambiare allenatore, abbiamo affrontato tutti i problemi e la vita continua''

Il colloquio chiarificatore - Non sarà crisi però a Milano, sponda rossonera, tirava aria di processi e strigliate. Non è bastato a Carlo Ancelotti il confronto con la squadra per risollevare le sorti del Milan e, apparentemente inevitabile, è stata la convocazione in Via Turati per l'allenatore di Reggiolo, impegnato in un colloquio chiarificatore con Adriano Galliani. L'ad rossonero ha pubblicamente 'blindato' la posizione di Ancelotti, tuttavia, c'erano da capire e spiegare le cause di un rendimento così negativo nonostante la rosa a disposizione.

Sospiro di sollievo - Oltre due ore di consulto nel quale la società ha confermato la fiducia all'allenatore che ha spiegato le motivazioni della riunione alla quale hanno partecipato oltre a lui e a Galliani, il direttore sportivo Ariedo Braida, il direttore tecnico Leonardo, il responsabile dell'area medica Jean Pierre Meersseman e il responsabile dei preparatori Daniele Tognaccini. "Abbiamo fatto una riunione con la società, lo staff tecnico e quello medico per valutare il momento e cercare di trovare le soluzioni più idonee", ha detto il tecnico che con un "è andata bene", ha lasciato intendere il buon esito della consultazione.

Galliani dopo il summit - "L'incontro e' andato bene - ha detto Galliani. Non era solo  con il nostro allenatore, ma anche con il preparatore atletico Tognaccini e con Jean Pierre Meersseman. Abbiamo parlato di  tutto, abbiamo affrontato tutti i problemi per piu' di due ore e la vita continua". Alla domanda se sia piu' fisico o psicologico, il problema del Milan, l'ad rossonero ha risposto: "Non lo so, non credo sia psicologico. Domani faremo tutta una serie di test, di  analisi e continuiamo". Saranno decisive le prossime quattro partite? "Non c'e'  nulla di decisivo, ho sentito adesso altre televisioni che  dicevano cose incredibili e false, quindi non esiste. Ne' la  proprieta' ne' tanto meno il sottoscritto hanno mai pensato di  sostituire l'allenatore". Mentre Silvio Berlusconi ha fatto sapere che in questo momento lui "si sta occupando solo delle questioni del Paese, dell'Italia".

Rijkaard e Donadoni restano in stand-by - L'incontro apriva a scenari poco percorribili, fugati poi sul nascere. La sensazione è che la società non abbia posto un ultimatum ad Ancelotti, ma comunque abbia intimato una immediata inversione di tendenza a partire dalla gara con lo Zurigo di Coppa Uefa, pena un nuovo colloquio che, a quel punto, diventerebbe risolutore.