Milito, un principe sotto la Lanterna

Calcio
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L’attaccante argentino ex Saragozza ha fatto ritorno a casa: nella Genova rossoblu che tanto lo ha amato e che non ha dimenticato le 33 reti messe a segno nelle stagioni 2003/04, 2004/05

“Ho capito di aver fatto la scelta giusta, il Genoa è la mia casa, il popolo rossoblu è la mia gente”. Queste le prime parole di Diego Milito al suo ritorno in Italia dopo tre anni di permanenza nella Liga spagnola, dove ha messo a segno 52 reti con la maglia del Real Saragozza. Un lieto ritorno in Italia per l'attaccante argentino classe 1979: perché Milito, soprannominato el Principe per la sua somiglianza con il giocatore uruguayano Enzo Francescoli, aveva già fatto innamorare tutta la Genova di sponda rossoblù con le sue 33 reti messe a segno nelle stagioni 2003/04, 2004/05.

L’argentino emigrò in Spagna l’anno successivo, dopo aver ottenuto una promozione con il Genoa, macchiata dallo scandalo ''Maldonado'' che condannò i liguri alla Serie C. Attaccante di movimento, Diego Milito è cresciuto calcisticamente in Argentina dove è nato 29 anni fa. A soli vent’anni ha esordito con la maglia del Racing Avellaneda totalizzando 137 presenze e 34 gol. Alla corte di Preziosi arriva nel gennaio del 2004, dove entra subito nel cuore dei tifosi del Genoa grazie alle prodezze e ai tocchi di fino che lo hanno subito associato ai beniamini indimenticati rossoblu. Il Principe è anche diventato uno dei bomber più prolifici di sempre, superando anche leggende rossoblù come Pato Aguilera, Tomas Skuhravy e Roberto Pruzzo. Il 14 settembre è ritornato a gioire sotto la Gradinata Nord, dove è tornato al gol nella partita di esordio contro il Milan. Dopo l'assist servito a Sculli per il vantaggio rossoblù, il Principe ha siglato su rigore il gol del ko al novantesimo. La Nord è esplosa di gioia: il Principe è tornato!