Il milanista stuzzica Mourinho e bacchetta Gilardino: "Speciale? Solo un mio gol nel derby. Borriello sì che è uno tosto". 'Il centrocampista nerazzurro accende la sfida: "Siamo più forti, vinceremo noi"
Vite da mediani - Tutti si aspettano i colpi risolutori dei fuoriclasse che scenderanno in campo. Ibra, Adriano, Balotelli, Quaresma, Mancini da una parte, Pato, Kakà, Shevchenko, Ronaldinho dall'altra. Il derby, va da sè, per definizione stessa della parola, non è solo confronto tra fioretti, spesso, invece, si trasforma in prova di forza e generosità che passa necessariamente attraverso la grinta e la capacità di recuperare palla dei centrocampisti. In tal senso Rino Gattuso e Patrick Vieira sono gli emblemi delle rispettive squadre ed in attesa di trovarsi l'uno di fronte all'altro domenica sera sull'erba di San Siro entrano in scivolata anche con le dichiarazioni dell'anti-vigilia.
La voglia di Gattuso - Capitano nell'ultimo match dei rossoneri, Ringhio è ripartito dopo l'infortunio in nazionale e con lui tutto il Milan: "Non potevo fermarmi, è troppa la voglia di cancellare lo scorso anno - ha detto - In campionato ci mancano i tre punti della prima partita, quelli con il Bologna. E' stata una sconfitta incredibile, dovevamo vincere e abbiamo perso. Ma se la rigiochiamo altre dieci volte finisce 4-1 o 5-1 per noi". Sul derby: "Un gol? Contro l'Inter sarebbe davvero 'speciale' .- ha ironizzato - sembra che giochiamo contro Mourinho e non con l'Inter". Infine un elogio per Ancelotti: "Gli manca poco per avere la sua statua accanto a quella di Rocco. Dicono che e' troppo amico dei giocatori, ogni tanto si legge e si sente che lo mandano via e invece...". Stoccata conclusiva per Gilardino: "La maglia del Milan pesa più di quella della Fiorentina, Borriello sì che è uno tosto".
La consapevolezza di Vieira - Carattere fumantino, la 'replica' nerazzurra tocca al dirimpettaio di Gattuso. Il francese è tornato decisivo nel centrocampo dell'Inter e accende la miccia sul derby: "Siamo più forti del Milan, perché siamo in un momento dove vinciamo le partite e giochiamo bene", ha commentato l'ex di turno. Sarà il primo derby di Mourinho e il centrocampista spiega, solo in parte, le differenze con Mancini: "E' un allenatore che chiede tanto impegno ai giocatori. Lo conoscevo un po' al Chelsea, alcuni mi hanno parlato di lui e quindi mi aspettavo quello che è adesso. Differenze tra i due? E' difficile, Mancini è un allenatore che è andato via con due scudetti, Mourinho viene con la voglia di vincere tanto. Lo ha già fatto con Porto e Chelsea, speriamo lo faccia anche con l'Inter. Il successo nel derby sarebbe una conferma importante.