L'attaccante dell'under 21 in visita in una scuola dell'hinterland cagliaritano risponde alle domande degli alunni e chiede aiuto: ''Spero che il vostro tifo mi aiuti a risvegliarmi già da domenica''
"No, non è un derby per me, anche se di fatto il mio cartellino è dell'Inter. Ma ora penso solo al Cagliari e a sbloccarmi". Così Robert Acquafresca, centravanti del club rossoblu e dell'Under 21, in vista di Cagliari-Milan, ha risposto ai giornalisti a margine della visita in una scuola elementare di Monserrato, nell'hinterland cagliaritano, prima tappa del "Tour delle scuole" che ogni settimana vedrà i giocatori sardi incontrare gli studenti.
Il Cagliari è in silenzio stampa, ma per l'occasione Acquafresca ha fatto uno strappo alla regola, d'accordo con la società. L'entusiasmo dei piccoli tifosi è stato tanto, e il ventunenne attaccante torinese non si è sottratto alle curiosità richieste dagli alunni. Si parte dal posticipo di domenica sera al Sant'Elia, naturalmente: "Ce la metteremo tutta - ha detto Acquafresca - per fare risultato contro una squadra molto forte. Spero che il vostro tifo mi aiuti a risvegliarmi già da domenica".
Il Cagliari è partito male, ancora a zero in classifica dopo cinque sconfitte consecutive, ma Acquafresca crede nella salvezza. "Mi auguro di ripetere l'impresa dello scorso anno. La salvezza mi ha dato l'emozione più forte da quando gioco a calcio".
Poi domande a raffica. "La sensazione che si prova dopo il gol? Indescrivibile. L'anno scorso ne ho segnati 11 al primo anno in Serie A, ma ogni volta è come la prima volta. La passione per il calcio? Me l'ha trasmessa mio padre, che mi faceva giocare a pallone sin da piccolo. Se ho mai provato a giocare in porta? Da bambino sì, con gli amici, ma non era cosa per me e per fortuna poi ho deciso di diventare attaccante".