I rossoblù soffrono per quasi tutti i novanta minuti e, sotto di un gol, ribaltano il risultato nel finale grazie ad una doppietta del bomber argentino entrato al tredicesimo minuto della ripresa. I liguri ora dovranno affrontare l'Inter di Mourinho
Va bene che la Coppa Italia interessa poco o nulla alla maggior parte della societa' di serie A ma lo spettacolo offerto dal Genoa contro il Ravenna e' stato per larghi tratti davvero inguardabile e solo una doppietta del suo miglior giocatore, Diego Milito, ha permesso ai padroni di casa di superare il turno contro la formazione dell'ex C1. Imbottita di giovani e di riserve, la formazione rossoblu' ha offerto il peggio di se' di fronte ad un Ravenna fisicamente brillante e mentalmente piu' stimolato, che dopo aver fatto fuori il Palermo e' arrivato al Ferraris con l'intenzione di far suo un altro scalpo prestigioso.
Fortuna del Genoa, dunque, che c'e' san Milito da Bernal. Il principe entra al 13' della ripresa e con un doppietta regala al Genoa il passaggio del turno e la possibilita' di affrontare l'Inter di Mourinho a San Siro. Per come si era messa la partita solo un campione poteva fare la differenza e cosi' e' stato. Milito, sempre lui, ancora lui, spegne i sogni di un Ravenna comunque da applausi e dimostra per l'ennesima volta la bonta' dell'investimento sostenuto dal presidente Preziosi. Un bomber vero, tanto in campionato quanto in coppa Italia, una garanzia assoluta per Gasperini.
L'avvio di partita e' stato quasi scioccante per il Genoa; se in difesa Sokratis, Bocchetti e Biava tengono botta, le seconde linee del centrocampo e dell'attacco di Gasperini non si dimostrano all'altezza. Domingo, Vanden Borre, Brivio e anche Mesto palesano una condizione atletica scadente, con la conseguenza che il tridente Sculli-Olivera-Jankovic manca di rifornimenti. Di contro il Ravenna, ben messo in campo da Atzori, gioca con ordine e grinta, solido in difesa ed a centrocampo con i velocissimi Zecchin, Cavagna e Pettinari ad imperversare sul fronte offensivo. Gia' dopo 10' Zecchin rischia di portare in vantaggio i suoi ma la sua conclusione, dopo il dribbling su Scarpi, e' sbilenca.
In tribuna anche Roberto Bettega, spettatore interessato del figlio Alessandro, centrocampista del Ravenna (buona la sua prova). L'ex bomber della Juventus si gode l'invitabile vantaggio dei romagnoli quando sono passati 13' dall'inizio della ripresa. E' Pettinari a mettere dentro la sfera sfruttando una dormita generale della difesa rossoblu' sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Gasperini corre ai ripari e butta dentro Milito. Il Ferraris diventa palcoscenico del "Principe show".
L'attaccante argentino fa vedere tutta la sua classe, mette in mostra numeri da campione e ci prova in tutte le maniere. Il Ravenna arretra il baricentro, il Genoa recupera l'orgoglio, si fa pressante e a 10' dal termine trova la rete del pareggio. Rossi e' bravo a respingere una prima conclusione di Milito che e' pero' il piu' rapido di tutti a recuperare palla e a trovare il varco giusto per l'1-1. Il Genoa insiste, il Ravenna barcolla e quando i supplementari sembrano ormai realta', Milito decide che puo' bastare cosi': lancio di Palladino per il principe, diagonale col piattone destro e qualificazione in cassaforte.
Fortuna del Genoa, dunque, che c'e' san Milito da Bernal. Il principe entra al 13' della ripresa e con un doppietta regala al Genoa il passaggio del turno e la possibilita' di affrontare l'Inter di Mourinho a San Siro. Per come si era messa la partita solo un campione poteva fare la differenza e cosi' e' stato. Milito, sempre lui, ancora lui, spegne i sogni di un Ravenna comunque da applausi e dimostra per l'ennesima volta la bonta' dell'investimento sostenuto dal presidente Preziosi. Un bomber vero, tanto in campionato quanto in coppa Italia, una garanzia assoluta per Gasperini.
L'avvio di partita e' stato quasi scioccante per il Genoa; se in difesa Sokratis, Bocchetti e Biava tengono botta, le seconde linee del centrocampo e dell'attacco di Gasperini non si dimostrano all'altezza. Domingo, Vanden Borre, Brivio e anche Mesto palesano una condizione atletica scadente, con la conseguenza che il tridente Sculli-Olivera-Jankovic manca di rifornimenti. Di contro il Ravenna, ben messo in campo da Atzori, gioca con ordine e grinta, solido in difesa ed a centrocampo con i velocissimi Zecchin, Cavagna e Pettinari ad imperversare sul fronte offensivo. Gia' dopo 10' Zecchin rischia di portare in vantaggio i suoi ma la sua conclusione, dopo il dribbling su Scarpi, e' sbilenca.
In tribuna anche Roberto Bettega, spettatore interessato del figlio Alessandro, centrocampista del Ravenna (buona la sua prova). L'ex bomber della Juventus si gode l'invitabile vantaggio dei romagnoli quando sono passati 13' dall'inizio della ripresa. E' Pettinari a mettere dentro la sfera sfruttando una dormita generale della difesa rossoblu' sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Gasperini corre ai ripari e butta dentro Milito. Il Ferraris diventa palcoscenico del "Principe show".
L'attaccante argentino fa vedere tutta la sua classe, mette in mostra numeri da campione e ci prova in tutte le maniere. Il Ravenna arretra il baricentro, il Genoa recupera l'orgoglio, si fa pressante e a 10' dal termine trova la rete del pareggio. Rossi e' bravo a respingere una prima conclusione di Milito che e' pero' il piu' rapido di tutti a recuperare palla e a trovare il varco giusto per l'1-1. Il Genoa insiste, il Ravenna barcolla e quando i supplementari sembrano ormai realta', Milito decide che puo' bastare cosi': lancio di Palladino per il principe, diagonale col piattone destro e qualificazione in cassaforte.